Penale

Lo Stato taglia le tasse agli assolti con formula piena

Un emendamento approvato in Commissione prevede un rimborso, sotto forma di detrazione fiscale, fino a 10.500 euro per le spese legali sostenute per la difesa

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di Francesco Machina Grifeo

La copertura non è alta: 8 milioni l'anno; il tetto massimo rimborsabile neppure: 10.500 euro, ma il cambio di paradigma è storico. L'imputato assolto con sentenza definitiva "perché il fatto non sussiste", "perché non ha commesso il fatto", "perché il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato", avrà diritto al rimborso da parte dello Stato delle spese legali sostenute per la difesa, sia pure non direttamente ma attraverso una detrazione di imposta.

È quello che prevede un emendamento alla "Manovra", a primo firma Enrico Costa, approvato all'unanimità in Commissione Bilancio che dopo l'articolo 177, aggiungere l'art.177-bis rubricato: "Risarcimento economico degli imputati assolti con sentenza penale passata in giudicato".

"Oggi, in Italia, chi riesce a dimostrare la propria assoluta estraneità al reato o l'insussistenza di qualunque fatto di rilevanza penale – spiega il deputato di Azione -, non solo deve sopportare il peso del processo (che di per sé è una pena), ma anche quello delle spese necessarie per difendersi. E questo non è giusto. Con l'approvazione di questo emendamento lo Stato dovrà prendere atto - con un risarcimento concreto - che la vita di molte persone è rovinata daprocessi che finiscono nel nulla. Ed è un importante passo di civiltà giuridica".

Esulta Forza Italia. Per Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera: "Il principio del rimborso da parte dello Stato delle spese legali sostenute dall'imputato assolto con formula piena - inserito in legge di bilancio grazie all'approvazione degli emendamenti Zanettin e Costa - rappresenta una vera e propria rivoluzione".

La detrazione sarà ripartita in tre quote annuali di pari importo, a partire dall'anno successivo all'assoluzione definitiva e dovrà essere giustificata con fattura del difensore, con espressa indicazione causale e dell'avvenuto pagamento, corredata da parere di congruità del competente Consiglio dell'ordine degli avvocati.

Lo stanziamento inizialmente previsto in 15mln per il 2021 e in 20 mln per gli anni successivi si è poi ridotto a 8mln .

Non si avrà diritto alla detrazione invece nei casi di assoluzione da uno o più capi di imputazione e condanna per altri reati; di estinzione del reato per intervenuta amnistia o prescrizione; di intervenuta depenalizzazione della condotta.

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