Lo storno dei dipendenti non è sufficiente a provare il danno ulteriore da concorrenza sleale
Il danno «ulteriore» da concorrenza sleale, ai fini della sua risarcibilità, deve essere provato: non è affermabile la sussistenza - in via probabilistica o presuntiva - di alcun nesso in re ipsa tra lo storno dei dipendenti e la riduzione del fatturato.
Corte di cassazione - Sezione I civile – Sentenza 20 luglio 2015 n. 15134
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