Giustizia

Magistrati onorari: acconti al posto della retribuzione - Sciopero dal 17 al 21 aprile 2023

Il Ministero con la circolare del 31 marzo preso atto delle incertezze normative decide di pagare, salvo conguagli, i giudici con "acconti mensili"

di Francesco Machina Grifeo

Esplode la rabbia dei giudici onorari dopo che il Ministero della Giustizia, con la circolare del 31 marzo scorso (firmata dal Capo del Dipartimento per gli Affari di Giustizia, Luigi Birritteri e dal Capo del Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, per Personale e dei Servizi Gaetano Campo) preso atto del fatto che "sono in corso approfondimenti riguardo, tra gli altri, aspetti connessi al regime previdenziale e a quello fiscale applicabili ai magistrati onorari confermati", ha deliberato che "nelle more dalla definizione del corretto inquadramento e di ogni altro ulteriore aspetto, verranno corrisposti, salvo successivo conguaglio, acconti mensili". Pronta la reazione delle Associazioni unite nella Consulta della Magistratura onorar ia che hanno proclamato l'astensione dalle udienze e dalle attività dal 17 al 21 aprile 2023.

Monica Cavassa, Vice procuratore onorario, attacca: "Dopo mesi senza stipendio, buste paga senza previdenza né assistenza: la misura è colma. La legge Cartabia - prosegue - dopo 15 mesi non è stata ricondotta sui giusti binari secondo le indicazioni della Commissione Ue. E così non si pagano retribuzioni ma acconti e passa altro tempo, altre attese, ancora mesi senza diritti, senza tutele".

"All'immobilismo più assoluto che colpisce oltre 4500 lavoratori - si legge nella nota della Consulta che proclama lo sciopero -, si somma l'emergenza per centinaia di magistrati già confermati con decreto ministeriale, parte dei complessivi 1600 che hanno superato la prova orale, secondo la, per molti tratti, infelice legge Cartabia: costoro sono senza stipendio, continuano a lavorare gratis, ogni giorno, in attesa, da mesi, che il Ministero, celere nel bloccare i compensi, chiarisca quando e come accreditare il dovuto".

Sì, perché nonostante la finalità del legislatore fosse quella di riconoscere anche agli onorari tutele economiche simili a quelle tipiche del rapporto di lavoro subordinato, ciò nondimeno – spiega la circolare di Via Arenula -, "il nuovo quadro normativo non contiene indicazioni riguardo alla natura del reddito nonché al regime previdenziale e fiscale da applicare". E tuttavia, prosegue il Ministero "si ritiene non procrastinabile l'emanazione della presente circolare volta a fornire le prime indicazioni … univocamente desunti dal vigente quadro normativo".

Il Ministero definisce i compensi differenziandoli sulla base dei regimi previsti in termini di esclusività e dei tre distinti parametri retributivi "riferiti alle anzianità di servizio e corrispondenti procedure di conferma" (a) oltre 16 anni; b) tra i 12 e i 16 anni; c) meno di 12 anni). Gli importi sono annuali per dodici mensilità (ove è già ricompresa la tredicesima mensilità).

TABELLE

Regime di esclusività:A3F3; A3F2; A3F1
Compenso 27.488,11; 26.112,89; 25.241,43
Indennità giudiziaria 11.876,26; 11.071,86; 11.071,86
Totale 39.364,37; 37.184,75; 36.313,29

Regime di non esclusività:A3F3; A3F2; A3F1
Compenso 27.488,11; 26.112,89; 25.241,43
Indennità giudiziaria 5.938,13; 5.535,93; 5.535,93
Totale 33.426,24; 31.648,82; 30.777,36

Tuttavia, pagare non è cosa semplice per le amministrazioni pubbliche in assenza di una procedura e delle dovute certezze giuridiche. Così, prosegue la circolare, in mancanza di un chiaro riferimento normativo "non è possibile delineare e implementare ex abrupto una corrispondente procedura di liquidazione nell'ambito dei processi informatici di NoiPA". E siccome vi è "l'esigenza di liquidare il trattamento economico spettante a fronte di un diritto soggettivo perfezionato", la soluzione individuata è quella di "corrispondere comunque un trattamento economico a titolo di acconto e salvo ogni successivo conguaglio a seguito della risoluzione delle problematiche di inquadramento giuridico".

Verranno dunque corrisposti acconti mensili sulla base dei seguenti criteri: l'acconto per i magistrati onorari confermati (sub a)) viene quantificato in un importo lordo mensile corrispondente alla misura intera del compenso (euro 2.290,68) e al 50% dell'indennità (euro 247,42). La decorrenza viene individuata nella data del provvedimento, decreto ministeriale di conferma. Viene provvisoriamente considerato il trattamento economico previsto per il regime della non esclusività. È provvisoriamente sospesa l'applicazione di qualsiasi tipo di ritenuta previdenziale. Il regime fiscale previsto è quello per i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. Mentre nessun acconto verrà corrisposto in favore di coloro che hanno già una partita stipendiale attiva.

"Non siamo questuanti – conclude Cavassa -, ma lavoratori! Lo Stato ne prenda atto una volta per tutte, perché siamo stanchi di concedere proroghe alla politica! Auspichiamo un immediato e diretto intervento del Presidente del Consiglio e del Ministro Nordio per porre fine a questa indegna situazione".

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