Civile

Mediazione, Ocf: Ministero in ritardo su patrocinio a spese dello Stato

Il controllo affidato “come fatto automatico alla amministrazione, invece della previsione di un controllo solo eventuale affidato al Giudice” comporta “l’inevitabile risultato di liquidazioni appiattite”

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L’Ocf chiede al Ministero della giustizia di rendere effettive le agevolazioni fiscali e di attivare rapidamente la piattaforma per la liquidazione del patrocinio a spese dello stato per mediazione e negoziazione assistita, così come visto dalla Riforma Cartabia.

Nonostante, si legge in una nota dell’Avvocatura, il Ministero della Giustizia abbia definito tempestivamente le norme per la liquidazione dei compensi e per accedere ai benefici fiscali per le mediazioni e per le negoziazioni assistite, con due decreti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 1° agosto, “le nuove norme non sono né di agevole lettura e, ciò che è peggio, non sono di facile applicazione”.

L’Organismo Forense esprime dunque “notevole preoccupazione” e “invita Governo e Parlamento a modificare le norme di cui agli artt. 15-septies d.lgs. 28/2010 e 11-septies d.lgs. 132/2014, nel senso della garanzia costituzionale della tutela dei diritti, sottraendo alla autorità amministrativa il controllo di congruità”. Inoltre, chiede al Ministero di mettere senza indugio in funzione la piattaforma digitale e nelle more “stipuli urgentemente la convenzione con Equitalia Giustizia per aumentare i ruoli del personale dedicato agli adempimenti previsti dal decreto ministeriale”.

L’Organismo lamenta infatti che il controllo della liquidazione dei compensi sia stato affidato “come fatto automatico alla amministrazione, invece della previsione di un controllo solo eventuale affidato al Giudice, con l’inevitabile risultato di liquidazioni appiattite; e ciò perché si baderà di più al contenimento dei costi, e non al riconoscimento della attività forense. Con il risultato ultimo dell’azzeramento delle tutele”.

È stata poi introdotta ex novo la previsione che il Ministero esegua le verifiche sulle delibere che accertano la congruità dei compensi degli avvocati “mediante proprio personale o anche avvalendosi, in forza di apposita convenzione, del personale di Equitalia Giustizia s.p.a.”. Qualora dunque il Ministero “dovesse tardare…i compensi non potranno essere liquidati, e, di fatto, l’intero istituto dimostrerà la sua inefficacia”.

Nel procedimento amministrativo, infine, “appare fondamentale il funzionamento della piattaforma digitale per la gestione delle richieste relative al patrocinio a spese dello Stato nella mediazione e nella negoziazione assistita che deve essere predisposta dal Ministero della giustizia - Dipartimento transizione digitale, secondo la previsione degli artt. 2, lett. m, 3 e 6: essa è snodo necessario delle comunicazioni tra avvocati, consigli dell’Ordine e Ministero”.

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