Professione e Mercato

«Mercato saturo e zero tutele: così ho lasciato»

Dopo quindici anni lascia l'albo e divebta cancelliere

di Massimiliano Carbonaro

Barbara Grillini si è cancellata dall’Albo avvocati lunedì 19 luglio,
il giorno prima di prendere servizio presso il tribunale di Rimini come cancelliere lasciando così la libera professione dopo oltre 15 anni di attività. Specializzata in penale, ha esercitato presso il foro di Terni, titolare del suo studio ha deciso di abbandonare un lavoro e una professione che amava e dove non sono mancate le soddisfazioni.

Perché questa scelta?
Mi sono laureata un pò tardi, per problemi di famiglia, ma già dopo tre anni di collaborazione mi sono messa in proprio. Non ho smesso di fare questo lavoro perché non avevo clienti. Neppure mi sono mancate le soddisfazioni, ho anche vinto un ricorso in Cassazione. Quando mi sono cancellata dall’Albo mi sono messa a piangere ma questi ultimi due anni mi hanno costretto a guardare al futuro. Mi spaventa la totale mancanza di sostegni, come liberi professionisti non abbiamo nessuna tutela e in questi anni ho visto colleghi ammalarsi di Covid, qualcuno anche morire. Mi sono chiesta: se mi ammalo cosa faccio? Così, quando è uscito il concorso, ho deciso di provarci.

Pensa che il suo sia un caso unico?
Il mercato è saturo. Credo che la mia scelta non sia stata l’unica. A Rimini siamo entrati in 12 e siamo tutti ex avvocati. Ma se penso al concorso che ho superato, io sono arrivata 26esima, prima di me solo due non erano avvocati. Ricordo che c’era un collega classe 1961 e un altro del ’65. La situazione credo sia molto grave a livello nazionale.

Quando parla di garanzie cosa intende?
Molte cose andrebbero cambiate nella professione. Intanto noi donne guadagniamo meno, persino i clienti si aspettano di spendere meno con un avvocato donna. Poi servirebbe una riforma previdenziale perché le risorse ci sono e bisognerebbe garantire delle pensioni serie ad una certa età, ma il timore è che non avremmo neanche la pensione e dovremmo continuare a lavorare fino all’ultimo. Fare l’avvocato in un piccolo centro vuol dire prepararsi il fascicolo, andare in udienza, scrivere gli atti, ma se parti da zero è tutto più complesso; poi c’è il problema di incassare, difficile anche quando si tratta dello Stato.

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