Famiglia

Nell’affido con pari tempo salta l’assegno

Per il Tribunale di Perugia via libera al mantenimento diretto se il figlio passa lo stesso tempo con entrambi i genitori

di Patrizia Maciocchi

Via libera al mantenimento diretto se il figlio passa lo stesso tempo con entrambi i genitori. Il Tribunale di Perugia (decreto 218) revoca l’assegno a carico del padre, stabilito in via provvisoria a favore della madre e concretizza un perfetto affido condiviso. I giudici, con una pronuncia innovativa, decidono il ricorso di una ex coppia che, rotta la convivenza era in contrasto sull’ affido e il mantenimento di due figli: un maschio, lontano dalla maggiore età e una femmina vicinissima ai 18 anni.

Il ricorrente e l’ex compagna avevano messo sul tavolo le spese che dovevano affrontare. Per il padre un mutuo da pagare e un altro figlio da mantenere con uno stipendio di 2mila euro. La madre contava su un’entrata di circa 1.600 euro mensili. Quanto ai figli, la ragazza, aveva rapporti complicati con il padre e non voleva essere forzata ad incontrarlo. Il figlio più piccolo, al contrario, aveva con il padre un rapporto molto stretto e passava con lui tre giorni e 4 notti tutte le settimane. Per i giudici il quadro è sufficientemente chiaro, sia dal punto di vista economico sia relazionale.

Il tribunale non entra sul tema incontri padre figlia ed evita di regolarli, visto l’ormai prossimo traguardo della maggiore età.

Ma scelgono l’affidamento paritetico per il minore, in linea con lo spirito della legge sull’affido condiviso. L’equilibrio economico rende consequenziale e legittima la decisione sul mantenimento diretto, con la revoca delle decisioni provvisorie sull’assegno, confermato solo per la ragazza e fissato a 350 auro.

Le spese straordinarie sono stabilite al 50% e regolate, come chiesto dalle parti, dal protocollo di intesa del Tribunale.

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