Nell’assegno divorzile rientra il lavoro svolto a favore dell’ex coniuge
Nel caso concreto, infatti, l’attività svolta dalla moglie nei confronti del marito aveva avuto importanza durante la vita matrimoniale
L’assegno divorzile - proprio per la funzione che riveste - deve tenere conto dell’apporto del lavoro svolto da un coniuge a favore dell’altro. Si tratta - spiega la Cassazione (ordinanza n. 30537/24) - di un’eccezione al principio secondo cui il coniuge che partecipa al lavoro con l’ex lo fa a titolo gratuito (essendo tali prestazioni rese normalmente affectionis vel benevolentiae causa).
L’assegno divorzile
Secondo i Supremi giudici, quindi, il giudizio sull’assegno divorzile (e non di separazione) deve essere...
Separazione, scatta l’addebito anche con un solo episodio di violenza
di Giampaolo Piagnerelli