Niente recupero dell’Iva senza la consapevolezza della frode del fornitore
Link utili

Non c’è consapevolezza nella frode commessa dal proprio fornitore se i soggetti con cui si interfaccia sono riconosciuti operatori del settore. Ne consegue l’illegittimità del recupero dell’Iva detratta sulle operazioni fatturate perché sussiste la buona fede. Ad affermarlo è la Cassazione con sentenza 15749/2023 depositata il 6 giugno. L’agenzia delle Entrate contestava l’utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti a un contribuente che aveva acquistato prodotti agricoli da una società esercente...
Immigrazione, il Tribunale di Catania ‘smonta’ il Dl Cutro - Il provvedimento
di Francesco Machina Grifeo