Responsabilità

Niente risarcimento al ciclista che investito da un'auto non ha ricostruito la dinamica dei fatti

Anche la compagnia assicurativa ha rigettato la domanda attorea

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di Giampaolo Piagnerelli

La parte soccombente in un incidente stradale deve fornire la ricostruzione dei fatti e, se del caso, aiutare le Forze dell'ordine a individuare l'auto "pirata". Lo precisa la Cassazione con l'ordinanza n. 25474/20.

La vicenda - I Supremi giudici si sono trovati alle prese con un soggetto che ha convenuto in giudizio le Generali Assicurazioni Spa, quale impresa designata dalla Regione Campania per la gestione dei sinistri a carico del Fondo di garanzia delle vittime della strada, al fine di sentirla condannare al risarcimento dei danni. L'attore, infatti, mentre era alla guida della propria bicicletta, è stato investito da un veicolo rimasto non identificato e il ciclista si era trovato rovinosamente a terra. La compagnia assicurativa convenuta si è costituita in giudizio contestando la domanda attorea perché non adeguatamente provata. La vicenda era finita prima presso il Tribunale di Nola. E i giudici di primo grado hanno ritenuto non assolto l'onere probatorio pendente sull'appellante, il quale non solo era tenuto a provare la dinamica dell'incidente, ma anche che questo fosse stato provato da un veicolo non identificato. In particolare l'appellante non aveva denunciato l'accaduto né ai sanitari né alla polizia presso il nosocomio di Nola. La vicenda finita in Corte d'Appello si era conclusa nei termini della decisione di primo grado. I giudici, infatti, hanno ritenuto non fondata la domanda risarcitoria, per la mancanza di collaborazione da parte dell'appellante nell'identificazione dell'autovettura rimasta sconosciuta, non avendo riferito al momento del ricovero presso l'ospedale di Nola, di essere stato investito da un veicolo rimasto sconosciuto, il cui conducente peraltro non si era nemmeno fermato per sincerarsi dell'accaduto e ovviamente prestare il soccorso del caso.

Conclusioni. Anche la Cassazione si è pronunciata in piena sintonia con i giudici di merito e ha punito, così, il comportamento del ciclista caduto a terra ma rimasto poco collaborativo.

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