Civile

Nullità relativa o assoluta per le violazioni del Ctu, decidono le Sezioni unite

Sulla sanabilità orientamento consolidato figlio del vecchio codice, ma non più attuale

di Patrizia Maciocchi

Le violazioni del Consulente tecnico d’ufficio all’attenzione delle Sezioni unite. Il Supremo consesso dovrà, infatti, stabilire se sia giustificata la sola nullità relativa degli atti del consulente - invece che l’assoluta rilevabile d’ufficio - come conseguenza quando quest’ultimo allarga le sue indagini oltre i limiti indicati dal giudice o acquisisce dalle parti o da terzi documenti non ritualmente prodotti in causa. Una “disparità” di trattamento rispetto allo stesso tipo di violazioni commesse dalle parti, per le quali scatta invece la nullità assoluta.

Alle Sezioni unite (ordinanza interlocutoria 9811) viene chiesto di rimeditare l’orientamento consolidato che consente di sanare la violazione da parte del Ctu delle preclusioni assertive ed istruttorie, se non eccepite dalla parte interessata nella prima udienza successiva al deposito della relazione, essendo esclusa la rilevabilità d’ufficio, come avviene quando l’infrazione è di parte.

I giudici del rinvio citano l’unica decisione dissenziente (sentenza 31886/2019), secondo la quale la possibilità al Ctu di andare oltre il suo potere, sanando le violazioni non contestate tempestivamente, era stata riconosciuta, in origine, dalla giurisprudenza solo per l’omesso avviso alla parti delle operazioni peritali.

In tal caso era sembrato corretto riservare alla parte, il cui diritto di difesa non era stato rispettato, la possibilità di eccepire la nullità , secondo la disciplina delle nullità relative. Un principio che, in seguito, è stato esteso a tutte le ipotesi di nullità della consulenza. E, in particolare, al caso di svolgimento di indagini su fatti estranei al tema da decidere o, più spesso, all’acquisizione di documenti prodotti in modo irrituale.

Per l’isolata sentenza contraria, l’applicazione generalizzata della nullità relativa è figlia del vecchio codice processuale, in cui tutte le nullità istruttorie potevano essere relative, in assenza di termini perentori per compierle. Ma non è più coerente con il nuovo sistema, delle preclusioni assertive e asseverative, che caratterizza il processo civile ed è preordinato alla tutela degli interessi generali.

Per i giudici del rinvio la soluzione, che riguarda i principi fondamentali del processo, comporta considerevoli ricadute visto che impatta su uno strumento tanto diffuso come quello della consulenza tecnica d’ufficio.

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