Nuovo Decreto Semplificazioni: opportunità per l'efficienza e l'equità nei contratti pubblici
Il Titolo IV del Decreto disciplina le "Pari opportunità, generazionali e di genere, nei contratti pubblici PNRR e PNC" e pone diversi obblighi in capo alle stazioni appaltanti e agli operatori economici in materia di empowerment femminile, contrasto alle discriminazioni di genere e accrescimento delle capacità e prospettive occupazionali dei giovani.
Il Governo ha dedicato diverse disposizioni del Decreto Semplificazioni bis allo snellimento della disciplina dei contratti pubblici, con l'evidente obbiettivo di efficientare le procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture, in particolare quelle afferenti gli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, con le risorse previste nel PNRR e nel PNC.
In tale contesto il Titolo IV del Decreto disciplina le "Pari opportunità, generazionali e di genere, nei contratti pubblici PNRR e PNC" e pone diversi obblighi in capo alle stazioni appaltanti e agli operatori economici in materia di empowerment femminile, contrasto alle discriminazioni di genere e accrescimento delle capacità e prospettive occupazionali dei giovani.
Con riferimento all'affidamento e all'esecuzione dei contratti pubblici finanziati con le risorse di cui al PNRR e al PNC - e per i programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell'Unione Europea - è prevista, fra l'altro, la possibilità di ricorrere, per ragioni di estrema (imprevedibile) urgenza, alla procedura negoziata senza pubblicazione del bando e, in deroga alla disciplina del Codice dei contratti pubblici, la possibilità di ricorrere all'appalto integrato, ovvero l'affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione di lavori, anche sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica.
Nella documentazione di gara sarà previsto un premio di accelerazione per ogni giorno di anticipo sull'ultimazione dei lavori.
Questo imponente progetto di riforme, nel suo complesso, contempla disposizioni volte ad incrementare l'efficienza, l'equità e le pari opportunità in un settore strategico come quello dei contratti pubblici.
Pertanto la loro concreta e corretta attuazione, se effettuata nel pieno rispetto degli imprescindibili principi di libera concorrenza, proporzionalità e non discriminazione, potrebbe incrementare stabilmente la competitività del Paese.
*Tiziana Fiorella, avvocato e associate partner Rödl & Partner e Chiara Miccolis, avvocato e senior associate Rödl & Partner