Occupazioni abusive: configurabilità e natura del reato di invasione di terreni o edifici
Reati contro il patrimonio - Mediante violenza alle cose o alle persone - Invasione di terreni o edifici - Configurabilità del reato - Possesso o detenzione dell'immobile - Esclusione del reato.
La condotta tipica del reato di invasione di terreni o edifici consiste nell'introduzione dall'esterno in un fondo o in un immobile altrui di cui non si abbia il possesso o la detenzione: la norma di cui all'art. 633 cod. pen., infatti, non è posta a tutela di un diritto ma di una situazione di fatto tra il soggetto e la cosa, per cui tutte le volte in cui il soggetto sia entrato legittimamente in possesso del bene deve escludersi la sussistenza del reato. (Nella specie è stata esclusa la sussistenza del reato di invasione di edifici in quanto il ricorrente era subentrato nell'appartamento di proprietà di un Ente pubblico dietro autorizzazione del precedente legittimo detentore, legato a lui da vincolo di affinità, non rilevando sotto il profilo penalistico il possesso o meno delle condizioni richieste per l'assegnazione, circostanza rilevante ai fini amministrativi o civilistici).
•Corte di cassazione, sezione II penale, sentenza 22 ottobre 2018 n. 48050
Delitti contro il patrimonio - Invasione di terreni o edifici - Nozione di invasione - Carattere violento - Esclusione - Finalità dell'occupazione - Protratta nel tempo - Reato permanente.
Nel reato di invasione di terreni o edifici di cui all'articolo 633 cod. pen. la nozione di “invasione” non si riferisce all'aspetto violento della condotta, che può anche mancare, ma al comportamento di colui che si introduce “arbitrariamente” e cioè contra ius, in quanto privo del diritto d'accesso. La conseguente “occupazione” deve ritenersi pertanto l'estrinsecazione materiale della condotta vietata e la finalità per la quale viene posta in essere l'abusiva invasione. Nel caso in cui l'occupazione si protragga nel tempo il delitto assume natura permanente, e cessa soltanto con l'allontanamento del soggetto dall'edificio o con la sentenza di condanna.
•Corte di cassazione, sezione II penale, sentenza 8 maggio 2018 n. 20132
Reati contro il patrimonio - Delitti - Invasione di terreni o edifici - In genere - Momento consumativo - Individuazione - Inizio dell'occupazione - Ragione - Natura di reato istantaneo con effetti permanenti - Fattispecie.
Il reato di invasione di terreni o edifici di cui all'art. 633 cod. pen. si consuma nel momento in cui l'occupazione ha inizio, in quanto trattasi di reato istantaneo, pur con effetti permanenti, che deduce ad oggetto della sanzione la condotta di chi, abusivamente, con violenza e senza l'autorizzazione del titolare, invade edifici o terreni al fine di occuparli, senza aver riguardo anche alla condotta successiva di protrazione dell'occupazione. (Nella specie, concernente l'occupazione di un'area demaniale mediante inerti, contestata in relazione a un periodo successivo a quello per il quale era già intervenuto giudicato di condanna per il medesimo titolo, la S.C. ha annullato con rinvio la sentenza impugnata sul presupposto che, onde escludere la preclusione del “ne bis in idem”, dovesse accertarsi se vi fosse stata una nuova occupazione con immissione di altro materiale).
•Corte di cassazione, sezione II penale, sentenza 17 febbraio 2017 n. 7911
Reati contro il patrimonio - Delitti - Invasione di terreni o edifici - In genere - Condotta - Caratteri - Individuazione - Modalità esecutive violente - Necessità - Esclusione - Fattispecie.
Ai fini della configurabilità del reato di invasione di terreni o edifici, la nozione di “invasione” non richiede modalità esecutive violente, che possono anche mancare, ma si riferisce al comportamento arbitrario, tipico di chi si introduce nell'altrui proprietà “contra ius”, in quanto privo del diritto di accesso. (Nella fattispecie la S.C. ha ritenuto immune da censure la decisione che aveva configurato il reato di cui all'art. 633 cod. pen. nell'ipotesi di occupazione di un alloggio di proprietà dello IACP da parte di soggetto non assegnatario dell'alloggio, evidenziando come non avesse alcun rilievo il mancato accertamento dell'azione di spoglio violento in danno dell'avente diritto).
•Corte di cassazione, sezione II penale, sentenza 14 dicembre 2016 n. 53005
Reati contro il patrimonio - Delitti - Invasione di terreni o edifici - In genere - Querela - Proposizione - Termine.
È da ritenersi tempestiva la querela per il reato di invasione di terreni che sia stata proposta durante il periodo in cui si è protratta l'occupazione, dal momento che il reato permanente è flagrante per tutto il tempo in cui se ne protrae la consumazione.
•Corte di cassazione, sezione II penale, sentenza 23 novembre 2010 n. 41401