Responsabilità

Paga l'avvocato che non informa il cliente sull'adempimento fiscale

La sanzione ricade sul contribuente in quanto non è possibile che un terzo estingua in prima persona un debito fiscale altrui

di Giampaolo Piagnerelli

L'avvocato che non prospetta al cliente di pagare le imposte alle Entrate per la registrazione degli atti giudiziari, rischia di vedersi decurtata la parcella in funzione della somma dovuta al Fisco. Lo precisa la Cassazione con ordinanza n. 34700/21.

La vicenda
Nel caso concreto il cliente ha contestato le pretese legali e ha chiesto in via riconvenzionale la condanna dell'opposto al pagamento di una somma di circa 5mila euro, pari alla differenza tra la parcella inizialmente concordata e le sanzioni irrogate dal Fisco per l'omessa registrazione di atti giudiziari, registrazione che non era stata effettuata su consiglio del legale stesso. Circa la responsabilità per la mancata registrazione dell'atto giudiziario, la Corte d'appello ha confermato la sentenza di primo grado, rilevando che nulla esimeva l'avvocato dal dover adeguatamente informare il cliente delle conseguenze del mancato pagamento. Al riguardo la Corte ha ritenuto decisivi il fatto – pacifico – dell'esistenza del debito erariale e la circostanza che lo stesso dovesse essere necessariamente assolto dal cliente per non essere sottoposto a esecuzione, considerando irrilevante che l'appellata non abbia fornito la prova dell'avvenuto pagamento. A nulla è valsa la recriminazione dell'avvocato sulla circostanza che il cliente potesse procedere a compensazione con altri debiti fiscali.

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