Comunitario e Internazionale

Parere BCE su informativa di Sostenibilità - Proposta Direttiva

I tempi di adozione della nuova normativa si stimano entro ottobre 2022

di Letizia Macrì*

La BCE, nel parere pubblicato il 3 novembre 2021, ha accolto con favore il progetto legislativo relativo alla proposta di Direttiva del 21 aprile 2021, in modifica della direttiva sulla comunicazione non finanziaria, il cui obiettivo è:

MIGLIORARE LA QUANTITÀ, LA QUALITÀ E LA DISPONIBILITÀ DELLE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA SOSTENIBILITÀ, NELL'AMBITO DELL'AGENDA PIÙ AMPIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN MATERIA DI FINANZA SOSTENIBILE E IN LINEA CON GLI OBIETTIVI DEL GREEN DEAL EUROPEO.

I tempi di adozione della nuova normativa si stimano entro ottobre 2022.

Di seguito, le principali considerazioni della BCE:

1.L'attuale regime di informativa societaria dell'Unione europea (UE) sulla sostenibilità non garantisce informazioni sufficienti, coerenti e comparabili per il settore privato o le autorità pubbliche. Le parti interessate non sono in grado di valutare l'impatto delle imprese sulla sostenibilità e in particolare sul cambiamento climatico. Migliori informative sugli indicatori prospettici consentirebbero non solo alle parti interessate di monitorare i progressi compiuti dalle imprese nell'allineamento dei loro modelli aziendali e delle loro operazioni con traiettorie coerenti con un'economia a bassa emissione di carbonio e, successivamente, a zero emissioni nette di carbonio, come previsto nel Green Deal europeo, ma anche di contribuire a valutare i rischi per le imprese derivanti da potenziali rivalutazioni delle attività in caso di traiettorie disallineate.

IN, TALE CONTESTO, LA PROPOSTA DI DIRETTIVA SOSTIENE E INTEGRA LE INFORMAZIONI CHE LE IMPRESE DOVRANNO COMUNICARE A NORMA DEL REGOLAMENTO TASSONOMIA AVVICINA L'ECONOMIA DELL'UNIONE AGLI OBIETTIVI DEL GREEN DEAL EUROPEO

2.I principi in materia di informativa sulla sostenibilità attualmente predominanti nei mercati finanziari non sono sufficienti a garantire che i rischi finanziari connessi alla sostenibilità siano adeguatamente compresi e pienamente valutati da tutti i partecipanti al mercato. La limitata qualità e quantità delle informazioni sulla sostenibilità a livello societario limitano le informazioni a disposizione degli investitori e dei partecipanti ai mercati finanziari. Riducono la trasparenza, aumentano le asimmetrie informative, nuocciono alla comparabilità e, in generale, ostacolano lo sviluppo di una finanza sostenibile e di decisioni di investimento informate.

(i) IL CATTIVO STATO DELL'INFORMATIVA SOCIETARIA SULLA SOSTENIBILITÀ IMPEDISCE ALLE AUTORITÀ DI REGOLAMENTAZIONE, ALLE AUTORITÀ DI VIGILANZA, ALLE AUTORITÀ PREPOSTE ALLA STABILITÀ FINANZIARIA E ALLE BANCHE CENTRALI DI VALUTARE ADEGUATAMENTE L'ESPOSIZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ E, IN PARTICOLARE, I RISCHI LEGATI AL CLIMA DELLE IMPRESE E DEGLI ENTI CREDITIZI E FINANZIARI CHE SI AVVALGONO DELLE INFORMATIVE SOCIETARIE PER ADOTTARE DECISIONI DI FINANZIAMENTO.

(ii) A TALE RIGUARDO, LA BCE ACCOGLIE CON FAVORE ANCHE IL FATTO CHE LA PROPOSTA DI DIRETTIVA PREVEDA LA NECESSITÀ CHE LE INFORMAZIONI SULLA SOSTENIBILITÀ COMUNICATE DALLE IMPRESE SIANO INCLUSE NEL PROSSIMO PUNTO DI ACCESSO UNICO EUROPEO, CHE RAPPRESENTEREBBE UNO SPORTELLO UNICO EUROPEO .

3.La proposta di Direttiva costituisce un passo importante verso il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali e, in particolare, lo sviluppo di mercati dei capitali verdi dell'UE integrati, consistenti e maturi che trascendono i confini nazionali. Un'Unione dei mercati dei capitali verde rafforzerebbe ulteriormente il ruolo dell'Unione nei mercati dei capitali verdi in tutto il mondo e renderebbe così più forte il ruolo dell'euro come valuta mondiale.

4.Migliori pratiche di informativa societaria sulla sostenibilità rafforzerebbero significativamente la capacità dell'Eurosistema di monitorare e valutare l'impatto del cambiamento climatico sulla trasmissione della politica monetaria, di far fronte ai rischi finanziari connessi al clima già presenti nel proprio bilancio e di garantire un'adeguata protezione del bilancio dell'Eurosistema contro i rischi.

5.La BCE accoglie con favore il fatto che, ai sensi della proposta di Direttiva, le imprese prepareranno la loro comunicazione sulla sostenibilità in un formato elettronico unico di comunicazione (XHTML). La ricchezza dei dati che saranno prodotti dall'attuazione della proposta di Direttiva dovrebbe soddisfare gli obiettivi della strategia europea per i dati e della strategia in materia di finanza digitale, in particolare quello di creare un mercato unico in cui i dati possano circolare all'interno dell'Unione ed in diversi settori, al fine di sfruttare il potenziale dei dati di nuova generazione nell'interesse pubblico e promuovere una finanza basata sui dati. Il raggiungimento di questi obiettivi aiuterebbe gli statistici ufficiali a migliorare la rilevanza, la tempestività e la profondità dei loro dati e metadati.

6.La BCE accoglie, inoltre, con favore l'estensione del campo di applicazione della proposta di Direttiva alle piccole e medie imprese (PMI) quotate sui mercati regolamentati dell'Unione. Allo stesso tempo, la BCE riconosce che gli oneri amministrativi associati agli obblighi in materia di comunicazione supplementari possono avere un impatto sproporzionato sulle imprese più piccole e sottolinea l'importanza di evitare un onere amministrativo eccessivo per le PMI.

A TALE RIGUARDO, LA BCE ACCOGLIE CON FAVORE IL FATTO CHE LA PROPOSTA DI DIRETTIVA MIRI A MODERARE L'ULTERIORE ONERE DI COMUNICAZIONE PER LE IMPRESE PIÙ PICCOLE, PREVEDENDO UN APPROCCIO GRADUALE E PRINCIPI IN MATERIA DI COMUNICAZIONE SEMPLIFICATI PER LE PMI QUOTATE CHE SARANNO ELABORATI DALLO EUROPEAN FINANCIAL REPORTING ADVISORY GROUP (EFRAG). TALE APPROCCIO PROPORZIONATO DOVREBBE, INOLTRE, GARANTIRE CHE GLI OBBLIGHI SUPPLEMENTARI IN MATERIA DI COMUNICAZIONE PER GLI ENTI CREDITIZI RIGUARDANTI LE LORO CONTROPARTI NON INCIDANO NEGATIVAMENTE SULL'ACCESSO DELLE PMI AL CREDITO.

7.La BCE accoglie con favore anche l'inclusione di obiettivi lungimiranti nella proposta. La Direttiva NFRD non dispone attualmente di metriche di sostenibilità lungimiranti, che sono tuttavia un ingrediente fondamentale per l'individuazione precoce dei rischi e la formulazione proattiva delle risposte di mitigazione. Si tratta di una componente necessaria per la definizione degli obiettivi e l'analisi degli scenari.

LA BCE SOSTIENE, PERTANTO, CON FORZA LA DISPOSIZIONE CONTENUTA NELLA PROPOSTA DI DIRETTIVA SECONDO CUI LE INFORMAZIONI DA SEGNALARE DOVREBBERO INCLUDERE I «PIANI (...) VOLTI A GARANTIRE CHE IL MODELLO DI BUSINESS E LA STRATEGIA [DELL'IMPRESA] SIANO COMPATIBILI CON LA TRANSIZIONE VERSO UN'ECONOMIA SOSTENIBILE E CON LA LIMITAZIONE DEL RISCALDAMENTO GLOBALE A 1,5O C IN LINEA CON L'ACCORDO DI PARIGI.

8.La BCE accoglie con favore l'istituzione di un processo di verifica per quanto riguarda la comunicazione sulla sostenibilità delle imprese, come introdotto dall'audit obbligatorio.

L'estensione dell' audit obbligatorio non solo alle informazioni retrospettive ma anche a quelle lungimiranti è essenziale per fornire certezza a tutte le parti interessate e garantire la credibilità delle informative e degli impegni. La maggiore affidabilità delle informazioni fornite sosterrà lo sviluppo e il successivo approfondimento dei mercati finanziari, non solo per quanto riguarda il necessario finanziamento delle transizioni, ma anche per la copertura dei rischi connessi alla sostenibilità.

a cura di di Letizia Macrì*


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