Giustizia

Parte la procedura di valutazione dei giudici onorari

Il Csm ha approvato la circolare sulle modalità di conferma fino a 70 anni

di Giovanni Negri

Parte la procedura di conferma, fino al compimento dei 70 anni, dei magistrati onorari. Il plenum del Csm ha infatti approvato la delibera sulla circolare che disciplina la valutazione dei magistrati onorari che alla data del 17 agosto 2017 hanno maturato oltre 16 anni di servizio. Nel calcolo dell’anzianità il servizio prestato per periodi superiori a sei mesi, è parificato ad un anno. Il magistrato onorario è chiamato a dichiarare l’anzianità di servizio posseduta, indicando per ciascun periodo delle funzioni svolte (requirenti o giudicanti) la data di effettivo inizio e di cessazione, con l’esclusione degli eventuali periodi di interruzione.

Il Presidente del Tribunale per i giudici onorari di pace ed il Procuratore della Repubblica per i vice procuratori onorari verificano l’effettiva presentazione della domanda di conferma nel termine di 30 giorni dalla pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» del decreto ministeriale che recepisce il contenuto della circolare.

Gli uffici giudiziari comunicano al Consiglio superiore della magistratura e al ministero della Giustizia i nominativi dei magistrati onorari che non hanno presentato la domanda di conferma. Il Csm prende poi atto della avvenuta cessazione dal servizio del magistrato onorario dall’incarico svolto.

La prova di valutazione consiste in un colloquio orale, della durata massima di trenta minuti, su un caso pratico di diritto civile sostanziale e processuale oppure di diritto penale sostanziale e processuale, in base al settore in cui il candidato ha esercitato, in via esclusiva o comunque prevalente, le funzioni giurisdizionali onorarie. L’esame è pubblico. Il colloquio orale si svolge alla presenza della Commissione e del segretario. Immediatamente prima dell’inizio di ciascuna seduta le Commissioni esaminatrici determinano quali sono i casi pratici da porre ai singoli candidati. I casi sono formulati in numero doppio rispetto a quello dei candidati da esaminare nella seduta. A ciascun candidato il caso oggetto del colloquio è proposto dopo estrazione a sorte.

La Commissione, nella valutazione del candidato, seguirà questi criteri:

a) capacità di analisi e comprensione del caso sottoposto;

b) capacità di applicare al caso in esame le norme sostanziali e procedurali di riferimento;

c) preparazione giuridica e grado di chiarezza e completezza espositiva;

d) chiarezza e padronanza lessicale e semantica, con specifico riferimento al linguaggio tecnico - giuridico.

Terminato il colloquio di ciascun candidato la Commissione esprime il giudizio, provvedendo alla compilazione della relativa scheda di valutazione.

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