Civile

Patto quota-lite valido se la pretesa dell’avvocato non è sproporzionata

Infatti se la richiesta risulta sproporzionata rispetto alla complessità della causa (nonché alle condizioni economiche del cliente) il patto risulta illecito

di Giampaolo Piagnerelli

Il patto di quota-lite stipulato dall’avvocato con il proprio cliente è valido o meno a seconda della proporzionalità della pretesa del professionista al cliente. Infatti se quest’ultima risulta sproporzionata rispetto alla complessità della causa (nonché alle condizioni economiche del cliente) il patto risulta illecito. Lo precisa la Cassazione con l’ordinanza n. 29895/25.

Precisazioni dei Supremi giudici

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