Penale

Per lesioni da circolazione il processo sarà a querela

Per questi reati si va verso l’esclusione della procedibilità d’ufficio

di Guido Camera

La legge 41/2016 ha introdotto la procedibilità d’ufficio delle lesioni colpose stradali gravi e gravissime, anche se causate da una violazione generica delle norme sulla circolazione stradale. Ciò ha avuto effetti negativi: l’impossibilità per l’accusato di far valere il risarcimento dei danni, con l’aiuto dell’assicurazione, e l’aumento dei contenziosi per casi di disvalore penale contenuto, come per lesioni non invalidanti.

Tanto che sono state sollevate questioni di costituzionalità sulla procedibilità d’ufficio, respinte dalla Consulta perché la scelta rientra nella discrezionalità legislativa in materia criminale. Tuttavia, con la sentenza 248/2020, la Consulta ha invitato il legislatore a «una complessiva rimeditazione sulla congruità dell’attuale regime di procedibilità», soprattutto per le occasionali disattenzioni, pur se produttive di danni significativi a terzi, specie quando sia assicurato l’integrale risarcimento dei danni.

Una sollecitazione accolta dalla riforma penale (legge 134/2021), che ha delegato il Governo a prevedere la procedibilità a querela della persona offesa per il reato di lesioni personali stradali gravi o gravissime, in presenza di una violazione generica del Codice della strada.

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