Prima del 2009 in assenza di "regole tecniche" la mancanza del marchio Siae sul dvd non è sanzionabile
Ll'entrata in vigore del Dpcm 31/2009 ha reso obbligatorio apporre il marchio sul prodotto audio-visivo da riprodurre
La mancanza del contrassegno Siae su dvd (audio e video) da riprodurre in televisione non è oggetto di sanzione amministrativa e penale se i fatti si sono svolti prima dell'entrata in vigore del Dpcm 31/2009. Infatti - precisa la Cassazione (sentenza n. 41122/21) - in assenza di regole tecniche nazionali non è possibile infliggere una multa: manca il nesso di causalità.
L'assenza del contrassegno. E, dunque, l'assenza del contrassegno Siae integra una mera circostanza oggettiva, lecita, priva di alcuna rilevanza penale. In altre parole, il contrassegno Siae deve garantire l'originalità e autenticità dell'opera. Funzione quest'ultima che non è possibile continuare ad attribuire al contrassegno Siae stante la mancata comunicazione (da parte dello Stato membro) della relativa "regola tecnica" alla Commissione europea. La sentenza della Corte di giustizia europea dell'8 novembre 2007, Causa C-20/05 ha affermato il principio secondo cui l'obbligo di apporre sui dischi compatti contenenti opere d'arte figurativa il contrassegno Siae in vista della loro commercializzazione nello Stato membro interessato rientra nel novero delle regole tecniche (sul punto si veda anche la direttiva 83/189/Cee), che devono essere notificate dallo Stato alla Commissione della Comunità europea, la quale deve poter disporre di informazioni complete al fine di verificare la compatibilità dell'obbligo con il principio della libera circolazione delle merci. Il tutto con la conseguenza che - qualora tali regole tecniche non siano state notificate alla Commissione - non possono essere fatte valere nei confronti dei privati e devono essere disapplicate dal giudice nazionale. Ciò vale prima dell'entrata in vigore del Dpcm 31/2009 che ha recato una nuova disciplina dei termini e delle modalità di richiesta, rilascio e apposizione del contrassegno Siae. L'obbligo in materia di contrassegno Siae è pertanto attualmente opponibile ai privati. La vicenda, tuttavia, oggetto della sentenza è precedente al 2009 e pertanto non risultano applicabili le nuove regole.