Civile

Processo civile telematico in Cassazione: dal 31 marzo 2021 deposito telematico (facoltativo) degli atti difensivi

Per effetto del Dm giustizia pubblicato in "Gazzetta" il 28 gennaio il Pct viene esteso alla Suprema corte

di Aldo Natalini

Giudizio civile di legittimità: al via il deposito telematico facoltativo degli atti processuali e dei documenti difensivi, che avrà pieno valore legale dal prossimo 31 marzo 2021.

Il Processo civile telematico (PCT), già in uso presso i tribunali e le corti di appello, viene così definitivamente esteso ai procedimenti civili in Cassazione per effetto della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale n. 22 del 28 gennaio scorso del decreto del ministero della giustizia che ha accertato, presso la Corte Suprema, l’installazion e e l’idoneità delle attrezzature informatiche e la funzionalità dei servizi di comunicazione del settore civile per il deposito telematico degli atti processuali e dei documenti informatici da parte dei difensori delle parti.

A giorni debutterà anche l’apposito software (“ Desk del magistrato di Cassazione”) col quale i giudici di legittimità potranno consultare da remoto i fascicoli informatici e potranno redigere e depositare i provvedimenti in formato “nativo” digitale. Ed entro la fine di maggio dovrebbero essere estese le funzionalità del PCT anche ai magistrati della Procura generale presso la Corte di Cassazione.

Frattanto si implementa la digitalizzazione anche negli uffici giudiziari di “prossimità”: nella stessa Gazzetta n. 22/2021 sono stati pubblicati cinque decreti ministeriali del 17 dicembre scorso che danno avvio alle comunicazioni e notificazioni di cancelleria per via esclusivamente telematica del settore civile presso gli Uffici del  Giudice di Pace di Asti , di Acqui Terme e di Tortona , di Perugia , di Verona e di Siracusa .

 

L’allegato decreto dà piena attuazione al disposto di cui all’ articolo 221, comma 5, del Dl n. 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77/2020 – varato nella “fase 1” dell’emergenza sanitaria allo scopo meglio definire la procedura civile emergenziale (in precedenza contenuta nell’articolo 83 del Dl n. 18/2020) – secondo il quale, nei procedimenti civili innanzi alla Corte di cassazione, il deposito degli atti e dei documenti da parte  degli avvocati può  avvenire in modalità telematica «nel rispetto della normativa, anche regolamentare,  concernente la sottoscrizione, la trasmissione  e la ricezione dei documenti informatici», previa veridica dell’attivazione del servizio da parte della DGSIA del ministero della giustizia. La stessa norma, quanto agli obblighi di pagamento del contributo unificato di cui all’articolo 14 del testo unico sulle spese di giustizia (Dpr n. 115/2002) nonché l ’anticipazione forfettaria di cui all’articolo 30 del medesimo testo unico, connessi al deposito telematico degli atti di costituzione in giudizio presso la Corte di cassazione, sono assolti con sistemi telematici di pagamento tramite l’apposita piattaforma tecnologica sui pagamenti telematici.

L’odierno decreto sul PCT in Cassazione giunge all’esito della fase di sperimentazione avviata col Protocollo d’intesa per la digitalizzazione degli atti nei processi civili davanti alla Cassazione sottoscritto il 27 ottobre scorso tra Corte di cassazione, Procura generale presso la Cassazione, Avvocatura generale dello Stato, CNF e Organismo congressuale forense (vedi quotidiano NT Diritto Plus del 20 novembre 2021). Lo scorso 18 novembre, all’indomani dell’entrata in vigore del decreto Ristori uno (Dl n. 137/2020), era poi stata siglata un’importante addenda al Protocollo, prevedendo che i depositi degli atti da effettuarsi nel corso del giudizio civile di legittimità ai sensi degli articoli 378, 380-bis, 380.bis.1 e 380-ter del Cpc potessero essere effettuati telematicamente, senza alcun accesso “fisico” presso gli uffici di Piazza Cavour onde evitare ogni occasione di contagio in questa fase pandemica.

Peraltro, la legittimità dell’uso dello strumento telematico concordato a livello protocollare – ed oggi “ufficializzato” a livello normativo – di recente ha trovato pieno riconoscimento giurisdizionale: intervenendo in questa fase emergenziale in cui il PCT non è stato ancora esteso dal legislatore, tre recenti pronunce della sezione Quinta civile di Piazza Cavour ritenuto hanno pienamente ammissibili l’invio telematico di memorie difensive in vista dell’udienza camerale (vedi Cassazione civile, sentenza n. 27672/2020; ordinanze n. 28174/2020 e n. 28175/2020, in quotidiano NT Plus diritto del 10 dicembre 2020).

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