Pubblico impiego, illegittimo il tetto retributivo fissato a 240mila euro
Con la sentenza n. 135 della Consulta il tetto retributivo torna a essere parametrato in generale al trattamento del primo presidente della Corte di cassazione
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 135 del 2025, pur ribadendo che la previsione di un “tetto retributivo” per i pubblici dipendenti non contrasta di per sé con la Costituzione, ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 13, comma 1, del decreto-legge n. 66 del 2014, come convertito, che l’ha fissato nel limite di 240.000,00 euro lordi anziché nel trattamento economico onnicomprensivo spettante al primo presidente della Corte di cassazione. È in base a tale parametro, come fino al 2014, che...