Si tratta infatti di un intervento normativo incapace di ridurre, con l'urgenza che un decreto avrebbe sottinteso, la pressione dei numeri, e ciò proprio perché asseritamente impostato sul rifiuto pregiudiziale di ogni intervento di decompressione.
1. Scriveva Michel Foucault del carcere, cogliendone la natura politicamente controversa, che si trattava di quella «detestabile soluzione di cui - tuttavia - non si saprebbe fare a meno» (M. Foucault, «Sorvegliare e punire. Nascita della prigione», Einaudi, Torino 1976, p. 252). Ma se questo è vero, è altrettanto evidente che a questa condizione di irrinunciabilità della soluzione-carcere non fa seguito un conseguente partecipe interesse alla sua vita reale e alla sua efficacia da parte della politica...
Immigrazione: un modo di far leggi che porta a norme poco organiche
di Ennio Codini - Professore associato di diritto pubblico presso l'Università Cattolica di Milano