Giustizia

Recovery, Cnf: "pronto il nostro piano per riformare la giustizia"

La proposta dell'Avvocatura è stata inviata al Ministero della Giustizia e Palazzo Chigi

La proposta di intervento del Consiglio nazionale forense, che si iscrive in due delle missioni individuate dal Governo nel Recovery plan, quelle relative alla giustizia e all'occupazione, parte dal presupposto che il settore della giustizia non possa essere revisionato soltanto in termini di bilancio e contenimento della spesa. Secondo il Cnf infatti bisogna orientarsi verso il miglioramento del servizio offerto a cittadini e imprese.

Per far ciò sono state individuate tre coordinate strettamente interconnesse: la razionalizzazione e semplificazione del quadro normativo esistente, l'investimento nell'organizzazione della giustizia, la formazione di professionalità di alto livello per la gestione degli uffici e l'implemetazione di competenze specifiche degli operatori del settore.

Il documento elaborato a supporto del ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza', è stato inviato nei giorni scorsi a Governo e Guardasigilli, con l'intento di dare un contributo alla "modernizzazione della giustizia, intesa quale motore di sviluppo di una società inclusiva".

"Per contenere il rischio della crisi della giurisdizione – commenta Maria Masi, presidente facente funzioni del Cnf - e a parte ogni altra considerazione nel dettaglio delle singole proposte di modifica e soprattutto del processo civile e del processo penale, reputiamo necessario invocare l'esigenza di competenza e di responsabilità cosiìcome indifferibile è da considerarsi la specializzazione del giudice, elemento valutato in termini di miglioramento della qualità e dell'efficienza dalle istituzioni europee".

"L'emergenza sanitaria - prosegue la presidente del Cnf - ha reso ancora più evidenti le condizioni strutturali dell'amministrazione della giustizia: edilizia giudiziaria, sicurezza delle aule, organizzazione dei ruoli e del personale, oltre alla necessità di rafforzare e implementare il sistema informatico a supporto dell'attività giudiziaria. In questa prospettiva si inserisce la proposta del Cnf di superare l'ambiguità del doppio profilo amministrativo e giudiziario affidando l'organizzazione amministrativa a professionisti".

"La proposta di riforma – conclude la presidente del Cnf - mira ad esprimere una visione globale della giustizia, sottesa ai principi di competenza e responsabilità, nella consapevolezza che il sistema complesso, già messo a dura prova nell'ultimo anno, non può e non deve svilirne la funzione essenziale all'attuazione dei valori e dei principi della Costituzione".

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