REGISTRO OBBLIGATORIO PER L'ANTIRICICLAGGIO
Anche l’amministratore di condominio sembra tenuto agli adempimenti e agli obblighi (per esempio, «di segnalazione delle operazioni sospette» eccetera) previsti dal Dlgs 231/2007 in materia di antiriciclaggio. Infatti, anche se non vi è una espressa previsione normativa in tal senso, l’articolo 12 del Dlgs citato sispone che «ai fini del presente decreto per professionisti si intendono:a) i soggetti iscritti nell’albo (dei ragionieri e periti commerciali, nell’albo) dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e nell’albo dei consulenti del lavoro;b) ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti che svolgono in materia professionale, anche nei confronti dei propri associati o iscritti, attività in materia di contabilità e tributi, ivi compresi associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, Caf e patronati;c) i notai e gli avvocati...».La disposizione richiamata sembra rivolgersi anche agli amministratori di condominio – seppure non espressamente menzionati – in quanto sembra voler assegnare gli adempimenti in materia di antiriciclaggio in generale a tutti i professionisti che si occupano di contabilità, a qualunque livello e titolo.L’attività di amministratore di condominio costituisce, allo stato, una "professione", ancorché non ancora organizzata in Ordini e/o Collegi. Al riguardo, l’articolo 1 della legge 4/2013, contenente«disposizioni in materia di professioni non organizzate», ha disciplinato tutte le attività intellettuali (non organizzate in Ordini e Collegi), tra cui anche quella di amministratore di condominio.Dalle norme citate pare, dunque, emergere che l’amministratore di condominio sia tenuto agli adempimenti antiriciclaggio, in quanto, a volte, può vedersi costretto a gestire «operazioni sospette» (e dal primo febbraio 2012 la soglia oltre la quale scatta l’obbligo della tracciabilità è stata abbassata a 999,99 euro).In relazione, invece, alle annotazioni che il registro deve contenere, si precisa che devono essere indicati:1) il professionista intestatario del registro, la sede, la patita Iva e/o il codice fiscale;2) i dati identificativi del cliente/fornitore e/o dell’eventuale condominio (quali nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza, codice fiscale, estremi del documento di riconoscimento);3) il valore dell’operazione svolta o del compenso pagato, con una sintetica descrizione della relativa prestazione.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo