Giustizia

Responsabilità degli enti, presentata la proposta di riforma dell’Aiga

Il presidente dell’Associazione giovani avvocati Foglieni: “Ora maggiore certezza nell’applicazione”

“Riteniamo necessario e urgente un restyling del Dlgs 231/01 in materia di responsabilità amministrativa delle società e degli enti”. Lo ha affermato Carlo Foglieni, presidente AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) presentando a Roma, nella Sala Salvadori della Camera dei Deputati, la proposta di legge sulla riforma del d.lgs 231/01.

“L’Associazione Italiana Giovani Avvocati – ha proseguito Foglieni - ha messo in campo una proposta elaborata con il supporto del Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali, On.le Jacopo Morrone, e l’Università degli Studi di Bergamo. Si punta a dare un nuovo equilibrio tra impresa e responsabilità: da un lato dando maggiore certezza nell’applicazione della norma, e dall’altro introducendo istituti premiali per le imprese che, a seguito della contestazione del fatto, pongano in essere condotte riparative”.

Per l’onorevole Morrone “Prioritaria è la ricerca di equilibrio tra certezza e prevedibilità del diritto e fra efficienza e responsabilizzazione delle imprese. La proposta di riforma punta a una rivisitazione in chiave garantista dei presupposti della responsabilità degli enti nonché a uno sviluppo e all’ampliamento dell’autonomia della responsabilità della persona giuridica, affiancati però a una compiuta revisione del sistema premiale della 231. Fondamentale - ha aggiunto - il concetto di prevenzione nella consapevolezza che spesso punire può significare affossare un’impresa, magari piccola o piccolissima, che nulla poteva per evitare il rischio di un reato. Per questo, la proposta valorizza la dimensione premiale di chi si attiva per prevenire o evitare gli illeciti d’impresa, per chi individua le ‘mele marce’ al proprio interno, le isola e le denuncia”.

La proposta è stata illustrata da Pierpaolo Astorina Marino, professore associato di Diritto penale, Università degli Studi di Bergamo: “Certezza del diritto e responsabilizzazione delle imprese sono gli asset centrali per prevenire i reati in tema ambientale: cerchiamo di garantirli costruendo una normativa molto più dettagliata rispetto a quella attuale”.

Luigi Bartolomeo Terzo, componente Giunta nazionale AIGA con delega alla 231, ha sottolineato: “Rendere più chiara e più completa la norma è stato il nostro principale obiettivo. La poca chiarezza ha portato gli imprenditori a non sfruttare i vantaggi offerti dalla 231, parliamo tra l’altro di un territorio nazionale composto soprattutto da piccole imprese familiari alle quali probabilmente non è stata data la possibilità di recepire l’importanza di questa legge”.

Per Antonio Valentini, responsabile Dipartimento AIGA 231, “il confronto per arrivare alla proposta è stato costante e proficuo su numerosi punti. Le difficoltà non sono mancate, partiamo da una norma priva di sostanza e poco conosciuta per raggiungere un obiettivo ambizioso, quello di renderne possibile un’applicazione uniforme nelle Procure italiane”.

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