Civile

Riduzione progressiva dell’età anagrafica

I giudici laici attualmente in organico eserciteranno pertanto le proprie attribuzioni fino al completamento della loro carriera

di F. Fa.

La giurisdizione tributaria sarà esercitata dai nuovi magistrati tributari (professionali), oltre che dai giudici tributari (laici e togati) nominati presso le corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado, presenti al 1° gennaio 2022 nel ruolo unico. Lo prevede il nuovo articolo 1-bis del Dlgs 545/92 introdotto dalla riforma.

I giudici laici attualmente in organico eserciteranno pertanto le proprie attribuzioni fino al completamento della loro carriera, accompagnando la giurisdizione tributaria verso l’esercizio esclusivo da parte di magistrati tributari professionali a tempo pieno, assunti con concorso pubblico.

Le uscite

Con riferimento ai componenti delle corti di giustizia tributaria presenti alla data del 1° gennaio 2022 nel ruolo unico (escludendo pertanto i giudici tributari a tempo pieno che saranno assunti mediante concorso) la nomina a una delle funzioni non darà luogo a un rapporto di pubblico impiego. Tutti gli appartenenti alla giurisdizione tributaria (sia i giudici presenti nel ruolo unico, sia i nuovi magistrati tributari), dal 1° gennaio 2027, cesseranno dall’incarico al compimento del settantesimo anno di età.

Fino al 31 dicembre 2026, i componenti delle corti di giustizia tributaria di primo grado e secondo grado, indipendentemente dalle funzioni svolte, cesseranno dall’incarico, in ogni caso:

O il 1° gennaio 2023 qualora abbiano compiuto 74 anni di età entro il 31 dicembre 2022, ovvero al compimento di 73 anni nel corso del 2023;

O il 1° gennaio 2024 qualora abbiano compiuto 73 anni di età entro il 31 dicembre 2023, ovvero al compimento di 73 anni nel corso del 2024;

O il 1° gennaio 2025 qualora abbiano compiuto 72 anni di età entro il 31 dicembre 2024, ovvero al compimento di 72 anni nel corso del 2025;

O il 1° gennaio 2026 qualora abbiano compiuto 71 anni di età entro il 31 dicembre 2025, ovvero al compimento di 71 anni nel corso del 2026.

Concorsi riservati

È stata prevista una riserva di posti del 30% nei primi tre bandi di concorso per l'assunzione di magistrati tributari presenti alla data del 1° gennaio 2022 nel ruolo unico, diversi dai giudici ordinari, amministrativi, contabili o militari, in servizio o a riposo (giudici «laici»), che siano in possesso dei seguenti requisiti: laurea in giurisprudenza o in economia e commercio conseguita al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni; presenza nel ruolo unico da almeno sei anni; non essere titolari di trattamenti pensionistici.

Per quanto riguarda i togati, invece, viene previsto che i magistrati ordinari, amministrativi, contabili o militari, non collocati in quiescenza, presenti alla data di entrata in vigore della riforma nel ruolo unico, e collocati nello stesso ruolo da almeno cinque anni precedenti tale data, possono optare per il definitivo transito nella giurisdizione tributaria.

Il transito sarà sottoposto ad alcune limiti, come un massimo di 100 magistrati, individuati all'esito di una procedura di interpello.

Il numero di magistrati ordinari ammessi al transito non potrà superare 50.

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