Riforma della magistratura onoraria, per l'Aiga va riaperto il confronto
Perchinunno: "Governo e parlamento convochino i rappresentanti della M.O. e dell'Avvocatura per un confronto leale"
L'Associazione Italiana Giovani Avvocati interviene a margine della astensione nazionale proclamata dalla Magistratura Onoraria dal 31 gennaio al 4 febbraio per definire "insufficiente e frettolosa" la riforma sulla stabilizzazione della Magistratura Onoraria approvata con la Legge di Bilancio negli ultimi giorni del 2021.
"L'esecutivo – si legge in una nota dell'Aiga - a fronte delle gravi carenze nei ruoli della Magistratura Ordinaria e delle censure mosse dall'Unione Europea sul trattamento economico e previdenziale della Magistratura Onoraria, a fine anno, senza una reale interlocuzione con le più rappresentative associazioni di categoria, ha emesso un provvedimento normativo destinato solo ad aumentare criticità e polemiche". Infatti per i giovani avvocati la 'stabilizzazione' dei magistrati onorari è avvenuta "attraverso forme selettive che suscitano non poche perplessità circa i criteri di imparzialità e buon andamento della Pubblica Amministrazione".
Non solo, trasformando i magistrati onorari in dipendenti pubblici, "il Parlamento non ha considerato l'opportunità di introdurre regole precise finalizzate a rendere incompatibile la professione forense con la funzione giudiziaria"
Per l'Avv. Gianluca Nardulli che coordina il Dipartimento AIGA Ordinamento Giudiziario e Magistratura Onoraria: "Le motivazioni dell'intervento normativo, sono ricondotte unicamente alle sollecitazioni sovranazionali e non alle legittime e prolungate richieste di un adeguato trattamento economico ed inquadramento lavorativo che da anni la Magistratura Onoraria rivendica anche con numerosi scioperi".
Per questo motivo, il Presidente Nazionale Aiga Avv. Francesco Paolo Perchinunno: "auspica che il Governo, ed in particolare il ministro della Giustizia ed i componenti delle commissioni parlamentari convochino quanto prima i rappresentanti della Magistratura Onoraria e dell'Avvocatura per un confronto leale finalizzato ad una riforma coerente ed efficace della Magistratura Onoraria ".
"La recente normativa – conclude l'avv. Gianluca Nardulli - non costituisce la giusta ed adeguata risposta alle istanze dei magistrati onorari né è utile al buon andamento ed efficienza del comparto Giustizia, che invece necessiterebbe di un ordinato completamento degli organici della Magistratura Ordinaria senza soluzioni improvvisate come la stabilizzazione di una funzione giudiziaria che dovrebbe essere essenzialmente eccezionale e temporanea."