Giustizia

Riforma del processo civile: parere del Senato entro fine agosto

Lo prevede il relatore in commissone giustizia il senatore Simone Pillon

di Laura Biarella

Ieri, la Commissione Giustizia del Senato ha cominciato l'esame per il parere (non vincolante) allo schema di decreto legislativo, già licenziato dal Governo, sulla riforma del processo civile.

Pillon: parere entro fine agosto
Il Senatore Simone Pillon ha svolto la relazione illustrativa e ha dichiarato che il parere verrà reso entro fine agosto (nonostante i 60 giorni messi a disposizione dalla legge delega), manifestando al contempo una buona impressione sul testo, il quale a suo dire necessiterà solamente di alcune note di drafting, pure se il tutto verrà esaminato in Commissione per evitare qualsiasi pericolo di eccesso di delega. Ha infine precisato: "ho manifestato assoluta apertura alle categorie e alle forze politiche, e sto raccogliendo le notazioni di tutti". Quindi scrupolo, ma anche speditezza, nel rispetto degli obiettivi del PNRR.

Sotto la lente della Commissione Giustizia Senato

Lo schema di decreto legislativo, sottoposto all'esame della Commissione Giustizia, si compone di 51 articoli, e attua la delega (l. n. 206/21), novellando il codice civile e di rito civile, con le relative disposizioni di attuazione, ma anche molte delle leggi speciali che dispongono su istituti di giustizia procedurale civile. La delega individua tre goals: semplificazione, speditezza, razionalizzazione del processo civile, in vista dell'obiettivo finale di ridurre del 40% i tempi dei processi civili.

Timeline

Facciamo un passo indietro per rivedere il cronoprogramma. La legge n. 206/2021 aveva delegato al Governo la riforma del processo civile, fissando in un anno dalla sua entrata in vigore (dunque, fissando la deadline al 24 dicembre 2022) il termine per l'esercizio della delega, quindi delineando il procedimento per l'adozione dei decreti legislativi, con valorizzazione del ruolo del parere delle commissioni parlamentari (art. 1, commi 1-3), che hanno a disposizione 60 giorni di tempo per esprimersi. Dopodiché, dall'entrata in vigore dei decreti legislativi attuativi della riforma, il Governo (prossimo, visto l'attuale esercizio provvisorio) avrà a disposizione ulteriori 24 mesi per eventuali disposizioni integrative o correttive.

Tempistica anticipata
"Gli interventi, che rientrano negli impegni per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, puntano a fornire risposte più celeri alle esigenze quotidiane dei cittadini nel rispetto delle garanzie", aveva evidenziato una nota di Palazzo Chigi. La celerità, tra gli obiettivi del PNRR, è stata presa alla lettera dai players: il Consiglio dei Ministri, lo scorso 28 luglio ha infatti approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge delega di riforma del processo civile e dell'Ufficio per il processo, mentre ieri la Commissione permanente del Senato (Giustizia), in sede consultiva sul testo del Governo, ha svolto il primo esame con rinvio.


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