Responsabilità

Risarcimento per l'incidente con il motorino solo se si dimostra il nesso causale tra la strada rovinata e la caduta

Il tibunale aveva riconosciuto il danno, di diverso avviso la Corte d'appello

di Giampaolo Piagnerelli

Solamente dimostrando il nesso causale tra la caduta dalla moto e la pericolosità del manto stradale la Provincia è tenuta a risarcire il soggetto infortunato. Lo stabilisce la Cassazione con l'ordinanza n. 33212/21.

Ricorso in Cassazione. Nel ricorso in Cassazione gli attori hanno dedotto che, a causa del manto stradale sconnesso, e in forza della presenza di tre tombini sui quali era riversato dell'olio, un giovane alla guida del suo motociclo era caduto a terra riportando lesioni personali. La vicenda nel merito ha avuto una duplice lettura. Mentre, infatti, il tribunale di Salerno (sentenza n. 110/2013) aveva accertato la responsabilità della Provincia convenuta ex articolo 2051 del cc, condannandola al risarcimento quantificato in circa 16mila euro; la Corte d'appello (sentenza n. 373/2020), invece, ha riformato la pronuncia di primo grado. In particolare la Corte campana ha ritenuto non sufficientemente provato dagli attori il nesso causale tra il bene in custodia e l'evento dannoso, considerando che il manto stradale fosse bene asfaltato e visibile. Esclusiva, quindi, la responsabilità del minore, il quale procedeva in una curva a forte pendenza in un tratto di strada a lui ben noto e comunque privo di difetti di manutenzione. La Cassazione ha condiviso la tesi dei giudici di secondo grado: escludendo la responsabilità della Provincia in quanto non è stato adempiuto l'onere probatorio gravante sugli attori circa il nesso causale tra il danno e il bene in custodia.

Conclusioni. Si legge nella sentenza di Cassazione che - alla luce dell'istruttoria compiuta dai giudici di seconde cure - il manto stradale interessato dall'incidente appariva privo di difetti di manutenzione. Il riferimento ai detriti è privo di causalità, vista la normale presenza di residui che può incontrarsi sui tombini stradali senza incorrere ciò in alcuna anomalia. Il motivo appare pertanto pretestuoso e apodittico.

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