Penale

Rischio di abuso dei mezzi di correzione per la madre che in meno di un anno dà uno schiaffo e una spinta al figlio

Scatta anche l'imputazione per lesioni personali per l'escoriazione del labbro e la ferita al tallone guaribile in tre giorni

di Paola Rossi

Scattano i reati di abuso dei mezzi di correzione per la madre che dà uno schiaffo o una spinta al figlio e quello di lesioni personali se, come nel caso affrontato dalla Cassazione, da tali atti derivano rispettivamente la rottura del labbro inferiore e la ferita a un tallone. La Corte di cassazione con la sentenza n. 37080/2021 ha perciò respinto il ricorso della madre condannata in primo e in secondo grado per entrambi i reati contestati.

La ricorrente contestava anche il mancato riconoscimento della causa di non punibilità ex articolo 131 bis del Codice penale. Ma i giudici hanno ritenuto congruamente motivate sul punto le sentenze di merito che fondavo la responsabilità della madre sulla ripetitività delle condotte. Non l'abitualità, causa di applicazione di aggravante, inutilmente contestata dalla ricorrente, ma la ripetizione di condotte che determinano appunto la non riconoscibilità della tenuità del fatto.

La vicenda si è consumata nell'ambito di una dolorosa separazione coniugale coinvolgente il figlio minore ritenuto vittima dei reati commessi dalla madre nei suoi confronti. La madre è stata condannata anche in base alla testimonianza del padre del bambino e aveva contestato in Cassazione la veridicità della sua deposizione indicando come fonte di prova a discolpa le risultanze di un provvedimento del tribunale civile. Ma la Corte non ne ha vagliato il contenuto perché la contestazione non era stata proposta in appello e non era presentabile per la prima volta in Cassazione. Infatti, nella fase di merito la ricorrente si era affidata al contenuto di un diverso provvedimento dello stesso tribunale civile.

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