SE I SINDACI NON ACCETTANO L'INCARICO «PROROGATO»
La costituzione del collegio sindacale, per la cui nomina non è richiesta la presenza dei diretti interessati, si ha con l’accettazione del mandato: in difetto di questa, non vi è costituzione dei singoli componenti (né dell’organo, se nessuno accetta).In base all’articolo 2400, comma 1, del Codice civile, il collegio sindacale decade all’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. La cessazione dei sindaci per scadenza del termine ha però effetto dal momento in cui il collegio è stato sostituito (articolo 2400, comma 1, ultimo periodo, del Codice civile).Decorso il terzo esercizio dalla nomina, e regolarmente convocata l’assemblea per l’approvazione del relativo bilancio, pertanto, ove l’assemblea non abbia provveduto alla nomina del nuovo collegio sindacale, quello uscente sarebbe decaduto, ma l’efficacia della decadenza sarebbe rinviata all'avvenuta nomina del nuovo collegio sindacale. L’immediata efficacia della cessazione della carica è infatti relegata all’ipotesi di rinunzia o revoca del sindaco (Tribunale di Milano 2 agosto 2010, Cassazione, n. 941 del 18 gennaio 2005, Tribunale di Bari del 2 febbraio 1965, Corte d'appello di Bologna del 19 luglio 2007, Tribunale di Monza del 26 aprile 2001, massima H.E.1 Comitato triveneto dei notai, norma di comportamento 1.6 del Cndcec, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; in isolato dissenso Tribunale di Catania del 13 novembre 2014).Se tale situazione di "stallo" si protraesse, si configurerebbe una causa di scioglimento della società per impossibilità di funzionamento o per la continuata inattività dell’assemblea, come previsto dall’articolo 2484, comma 1, numero 3, del Codice civile (in tal senso, Corte d'appello di Firenze del 21 giugno 1965).
