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Senza avviso di giacenza non si può ritenere nota la convocazione dell’assemblea

Occhio al ricevimento dell’avviso di convocazione assembleare: la presunzione di conoscenza del contenuto opera solo se il destinatario non riesca a provare il contrario

di Annarita D’Ambrosio

Occhio al ricevimento dell’avviso di convocazione assembleare: la presunzione di conoscenza del contenuto opera solo se il destinatario non riesca a provare il contrario, come nell’ipotesi al centro della ordinanza della Cassazione 20273/2022 depositata il 23 giugno.

A rivolgersi ai giudici di legittimità un condominio, soccombente in prima e seconda istanza. Quest’ultimo faceva rilevare che la comunicazione dell’avviso, spedita con raccomandata con ricevuta di ritorno, doveva ritenersi perfezionata con l’arrivo del plico presso la residenza del destinatario, spettando a quest’ultimo di dar prova di non averne preso notizia non per sua colpa ed avendo il condominio stesso prodotto la ricevuta di recapito.

Quest’ultima non basta secondo la Suprema corte a provare l’avvenuta ricezione. I giudici di legittimità ricordano che l’avviso di convocazione, quale atto unilaterale recettizio, deve essere non solo inviato, ma anche ricevuto nel termine di almeno cinque giorni prima della data fissata per l’adunanza in prima convocazione (Cassazione 24041/2020 e 22047/2013).

Nel caso esaminato risultava che il destinatario fosse assente all’atto del recapito, e nonostante la “compiuta giacenza” non era comprovato il rilascio dell’avviso di giacenza del plico presso l’ufficio postale, documento di per sé idoneo a consentirne il ritiro (Cassazione 8275/2019 e 23396/2017). Cosa succede in quel caso? Ha ragione il condominio a ritenere l’imprevisto non addebitabile al mittente?

Precisa la Cassazione che la spedizione di una comunicazione in plico raccomandato non vale da sola a stabilire che il destinatario sia venuto a conoscenza del contenuto, occorrendo, invece, provare che il plico sia giunto a destinazione e quando non risulta emesso l’avviso di giacenza è certo che il condomino non sia stato messo nelle condizioni di ritirare il plico.

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