Lavoro

Sì ai danni non patrimoniali dal datore per vessazioni anche se non c’è mobbing

Il giudice non può escludere il fatto illecito per il danno alla salute dovuto alla mancata tutela dei lavoratori sul luogo di lavoro senza alcun confronto puntuale con i risultati della Ctu

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di Paola Rossi

Il datore di lavoro che consente condotte mobbizzanti o comunque vessatorie (ad esempio, lo straining) nei propri uffici o non si attiva al fine di evitarle risponde dei danni non patrimoniali subiti dal lavoratore per le condotte illecite agite da superiori o da altri colleghi della vittima. Ma, soprattutto, afferma la sentenza n. 3822/2024 della Cassazione civile, il giudice non può escludere la sussistenza degli illeciti dipendenti dalle violazioni delle prescrizioni imposte al datore di lavoro...