Lavoro

Sicurezza sul lavoro, nei cantieri edili debutta la patente a punti

Il Cdm di ieri ha varato un decreto per limitare gli incidenti sul lavoro: l’impresa parte con 30 crediti, se scende a 15 non lavora più. In caso d’incidente mortale il taglio è di 20 crediti. Maggiori sanzioni per il lavoro nero nei subappalti

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di Francesco Machina Grifeo

Un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi - c.d. patente a crediti -, obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito di cantieri edili. Si parte da 30 punti, se si scende a 15 bisogna fermare l’impresa. Nel caso di incidente mortale il taglio è di 20 punti.

Potenziamento del personale ispettivo in materia di lavoro (Ispettorato Nazionale del Lavoro, Nucleo dei Carabinieri, INPS e INAIL) per i controlli relativi alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Giro di vite anche sulla prevenzione e contrasto del lavoro irregolare, si introducono sia disposizioni di carattere preventivo-incentivante (ad esempio, subordinando l’erogazione di benefici normativi e contributivi all’assenza di violazioni, nonché introducendo una premialità in favore di chi dimostri comportamenti virtuosi) sia disposizioni di natura repressiva (sanzioni penali in luogo delle sanzioni amministrative, frutto di una precedente depenalizzazione, per le ipotesi di somministrazione fraudolenta di lavoratori, utilizzazione illecita di lavoratori, somministrazione abusiva con sfruttamento di minori).

Inoltre, viene esteso il regime di solidarietà nell’obbligazione retributiva e contributiva, e la verifica di congruità del costo della manodopera negli appalti pubblici e privati. Passa anche l’esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro domestico (con ISEE non superiore a 6.000 euro) nel limite massimo di 3.000 euro annui, con una età anagrafica di almeno ottanta anni, già titolari dell’indennità di accompagnamento.

Sono queste alcune delle misure contenute in uno schema di decreto legge approvato ieri da Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, che mira all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“Dopo 16 anni introduciamo la patente a punti che svilupperemo con il supporto delle parti sociali e le organizzazioni di categoria dell’edilizia, con l’obiettivo di far crescere questo percorso e inserire altre attività”. Lo sottolinea la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone. La patente a punti, spiega, ’’passa attraverso un processo di qualificazione delle imprese, che consenta di fare una selezione a monte delle competenze e delle caratteristiche che deve avere un imprenditore nel momento in cui inizia un’attività imprenditoriale, soprattutto se si tratta di un’attività ad alto rischio’’. In questa direzione va il ’’percorso di accompagnamento alle regolarizzazioni, a un comportamento regolare delle aziende’’.

Secca la replica dell’ex Ministro del Lavoro Damiano, ’padre’ del cd decreto 81. “La norma relativa alla qualificazione delle imprese e in particolare alla ’patente a punti’ in edilizia – afferma - , è già contenuta nel decreto 81 del 2008, agli articoli 26 e 27, sottoscritto all’epoca dal Governo e dalle parti sociali”. “Pare che adesso il governo voglia andare in quella direzione - commenta l’esponente Dem - e questo sarebbe positivo. Però, prima di pronunciarci conclusivamente vorremmo vedere il testo che uscirà dal Consiglio dei ministri. Se verranno emanati i decreti attuativi del testo del 2008 avremo finalmente raggiunto l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza nei cantieri. Se si tratta del testo indebolito dal governo Berlusconi nel 2009 o di nuove formulazioni più di forma che di sostanza, saremmo punto e a capo”.

PATENTE A PUNTI. Arriva dal primo ottobre 2024 la patente a punti per la sicurezza sul lavoro per il settore edile, anche per cantieri temporanei e lavoratori autonomi. È rilasciata dall’Ispettorato nazionale del lavoro dopo l’iscrizione alla camera di commercio, l’adempimento di obblighi formativi, il possesso del Durc, del Documento di Valutazione dei Rischi e del Documento Unico di Regolarità Fiscale. Parte trenta crediti e consente di operare con una dotazione pari o superiore a 15 crediti. In caso di incidente mortale viene decurtata di 20 crediti e di 15 punti se l’incidente determina un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale. In caso di inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di quaranta giorni, saranno invece tagliati 10 crediti. I crediti decurtati possono essere reintegrati a seguito della frequenza di corsi che consentono di riacquistare cinque crediti alla volta.

APPALTI, TORNANO LE SANZIONI PENALI. Il decreto interviene sulla somministrazione illecita di manodopera attraverso i meccanismi del distacco e dell’appalto di servizi. Si torna alle sanzioni penali tolte nel 2016. Viene estesa la solidarietà della pena anche all’appaltatore fittizio, che entra nella catena degli appalti senza avere le qualifiche di legge. Viene introdotta la clausola sociale che prevede anche per i subappalti l’applicazione del contratto più usato nel settore.

EMERSIONE BADANTI PER OVER80. Arriva uno sconto contributivo fino a 3.000 euro per chi regolarizza un badante per famiglie con un familiare ultraottantenne. Prima la soglia era di 1.549 euro. L’obiettivo è quello di far emergere lavoro nero.

COMPLIANCE, MENO SANZIONI A CHI SI ADEGUA. Nel capitolo della compliance si investe nella qualificazione delle imprese e è previsto un percorso di accompagnamento alle regolarizzazioni da part delle aziende. Chi adempi ad delle obbligazioni avrà diritto ad una riduzione delle sanzioni civili, ma questo non potrà mai riguardare i premi e i contributi lavorativi.

MENO CONTROLLI PER CHI È CORRETTO. L’Ispettorato nazionale del lavoro, nel caso in cui dagli accertamenti ispettivi non emergano violazioni o irregolarità, rilascia un attestato e iscrive (previo assenso) il datore di lavoro in un apposito elenco informatico consultabile pubblicamente e denominato “Lista di conformità Inl”. I datori di lavoro, cui è stato rilasciato l’attestato non sono sottoposti per dodici mesi ad ulteriori verifiche da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro nelle materie oggetto degli accertamenti, fatte salve le verifiche in materia di salute e sicurezza, le eventuali richieste di intervento, nonché le attività di indagine disposte dalla procura della Repubblica

NUOVI ISPETTORI. Sono in arrivo altri 766 ispettori del lavoro. In particolare si tratta di 466 assunzioni che saranno sbloccate (sulla base di un vecchio concorso) e di 300 nuove assunzioni: 250 sono ispettori che saranno focalizzati sulla sicurezza e sulla salute sul lavoro, 50 sono carabinieri in forza alle strutture ispettive. Si sbloccano anche le assunzioni degli ispettori Inps e Inail i cui ruoli non saranno più ad esaurimento. PIU’ 40% ISPEZIONI. Con gli ispettori entrati in ruolo lo scorso anno e che hanno ora terminato la formazione si prevede quest’anno una crescita del 40% delle ispezioni.

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