Penale

Sicurezza lavoro, la posizione di garanzia comporta l'obbligo di adottare misure antinfortunio anche contro tutti i rischi prevedibili

È eccentrico e non determina la responsabilità penale del datore solo l'evento che esuli dal possibile comportamento colpevole del lavoratore

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di Paola Rossi

Il datore di lavoro per essere esente da responsabilità penale, per l'infortunio occorso a un proprio lavoratore nello svolgimento delle sue mansioni, deve dimostrare di avere approntato anche le misure di sicurezza contro il rischio derivante da una condotta imprudente e negligente del dipendente affinché tale rischio sia da considerarsi eccentrico e quindi totalmente al di fuori del perimetro di qualsiasi profilo di colpa del garante-datore di lavoro. Infatti, al fine di poter addossare totalmente al comportamento imprevedibile del dipendente il nesso causale dell'evento dannoso, è necessario che le cautele approntate da chi riveste una posizione di garanzia vadano al di là dei comportamenti prevedibili e necessari allo svolgimento dei compiti assegnati. Ma nella prevedibilità rientra - come fa notare la sentenza n. 39616/2022 della Cassazione penale - anche l'imprudenza, la negligenza e l'imperizia del dipendente.

La "prevedibile" colpa del lavoratore
La negligenza, l'imperizia e l'imprudenza del lavoratore non sono eventi imprevedibili e quindi chi riveste la posizione di garanzia della sicurezza nello svolgimento dell'attività lavorativa deve dimostrare di avere adottato le dovute cautele per fronteggiare anche il rischio derivante da tali condotte.
In linea di principio, infatti, afferma la Cassazione penale che il danno subito dal lavoratore all'interno dell'area di rischio di lavoro non può interamente essere connesso al suo comportamento per quanto "colpevole", a meno che si dimostri che esso sia stato eccezionale, esorbitante e abnorme rispetto alle procedimento lavorativo e alle direttive di organizzazione ricevute.
Solo da tale dimostrazione il rischio non previsto dalle misure di sicurezza, che il garante è tenuto ad adottare, è configurabile come eccentrico e in quanto tale destinato a spezzare il nesso causale tra la condotta del datore e quella del lavoratore da cui si è originato l'evento dannoso.

Il rischio eccentrico
Circostanza - quella dell'eccentricità - che ha rilevanza non solo se la condotta colposa del lavoratore è agita al di fuori delle mansioni affidate, ma anche per quelle che vi rientrano: rileva, quindi, in termini di esenzione della posizione di garanzia il comportamento radicalmente e ontologicamente lontano dalle ipotizzabili condotte imprudenti del lavoratore che sono invece - proprio perché ipotizzabili - prevedibili.
L'incidente occorso al lavoratore deve però riconnettersi alle carenze antinfortunistiche che vengano accertate in un dato ambiente di lavoro.

La vicenda
Nel caso specifico pur riscontrate le carenze in materia antinfortunistica da parte del datore di lavoro non si può ritenere che il lavoratore perito nell'incendio dell'azienda agricola per salvare i pulcini al di fuori dell'orario di lavoro fosse morto nello svolgimento del proprio lavoro e a causa della mancata predisposizione di misure di tutela. In quanto a fronte del divampare delle fiamme le forze dell'ordine avevano intimato a chiunque presente di allontanarsi dal pericolo. Così come aveva fatto lo stesso datore di lavoro: la cui assenza dalla scena esclude che abbia esercitato una qualsivoglia pressione sul dipendente affinchè salvasse il salvabile.

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