LA QUESTIONE
Il coniuge può disporre liberamente delle somme presenti su un conto cointestato alimentato esclusivamente dall’altro? Quali sono i limiti giuridici alla facoltà di prelievo disgiunto? Quali sono le conseguenze giuridiche in caso di utilizzo personale delle somme da parte di un solo cointestatario? Qual è il ruolo della prova documentale e della mediazione nei rapporti interni tra cointestatari?
Premessa
La sentenza del Tribunale di Roma del 27 settembre 2025 affronta una questione delicata e ripetuta nei rapporti patrimoniali tra coniugi: l’utilizzo personale delle somme depositate su un conto corrente cointestato, bensì alimentato esclusivamente da uno dei due. Nella vicenda esaminata il marito ha prelevato progressivamente € 28.700,00 dal conto cointestato con la moglie, adoperando tali somme per spese personali e trasferimenti su un conto a lui intestato.
La nozione di conto cointestato
Il conto corrente cointestato è uno strumento...
Dati sulla giustizia relativi al Pnrr: bene il penale, civile resta "arretrato"
di Marco Fabri, Dirigente di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Bologna
