Civile

Soppressa l’udienza di precisazione delle conclusioni

L’obiettivo è la concentrazione dei tempi

di Giovanni Negri

Il processo di primo grado davanti al giudice unico punta su concentrazione e taglio dei tempi. Ma dall’avvocatura già si sollevano perplessità e più decise contrarietà.

Dalle Camere civili il no a un modello che vieta alle parti di articolare difese oltre la prima udienza senza nello stesso tempo imporre al giudice di decidere.

Detto che alla prima udienza, secondo quanto delineato, attore e convenuto dovranno arrivare avendo precisato richieste e opposizioni e il giudice avendo già conosciuto dell’oggetto della controversia, andrà assicurato all’attore di replicare anche proponendo domande ed eccezioni prodotte dalle difese svolte dal convenuto, e il diritto di entrambe le parti ad articolare i necessari mezzi istruttori, se necessario per effetto dell’attività processuale di controparte

Modificata anche la fase decisoria con l’introduzione, sia per le cause di competenza del giudice monocratico sia per le cause di competenza del collegio, di un modello uniforme nel quale il giudice, al completamento dell’istruttoria, fissa l’udienza di rimessione della causa in decisione (che per le cause nelle quali il giudice decide in composizione collegiale continuerà a celebrarsi davanti al giudice relatore), assegna un termine per il deposito telematico di note scritte contenenti la precisazione delle conclusioni (con soppressione dell’udienza di precisazione delle conclusioni), un termine di 30 e di 14 giorni prima dell’udienza di rimessione della causa in decisione per il deposito rispettivamente delle comparse conclusionali e delle memorie di replica, salvo che le parti non vi rinuncino espressamente.

All’esito dell’udienza la causa verrà posta in decisione dal giudice, monocratico o collegiale, il quale depositerà la sentenza nel termine dei successivi 30 o 60 giorni.

L’obiettivo, spiega il ministero della Giustizia, è di realizzare una semplificazione del procedimento, adottando alcune misure di accelerazione, dirette ad assicurare la ragionevole durata del processo, con una riduzione certa dei tempi processuali di almeno 80 giorni che, peraltro, potrebbero essere sensibilmente maggiori nel caso di generalizzazione del modello della discussione orale.

Davanti al tribunale che decide in composizione monocratica, infatti, resta il modello della discussione orale della causa con pronuncia della sentenza mediante lettura del dispositivo e della succinta motivazione, ovvero, se la complessità della causa lo richieda, con riserva della decisione che verrà depositata nei successivi 30 giorni.

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