Specializzazione forensi, il decreto atteso per oggi in "Gazzetta Ufficiale"
Agi, Aiaf, Uncat e Ucpi scrivono a Bonafede: "situazione grave", no ai corsi di Associazioni non specialistiche
È prevista per oggi la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto del Ministero della Giustizia sulle specializzazioni forensi che modifica il Regolamento per il titolo di avvocato specialista (Dm 144/2015). Il testo ha infatti ricevuto il parere positivo del Consiglio di Stato e della Corte dei conti, si aspetta dunque ormai soltanto la pubblicazione, anche se da Via Arenula non trapela nulla sui contenuti.
Anche per questo nella giornata di ieri quattro della maggiori associazioni forensi specialistiche, in una lettera inviata al Ministro Bonafede, hanno rinnovato le loro preoccupazioni per la "dilatazione dei tempi per l'entrata a regime di questa parte essenziale della riforma» e ribadito la contrarietà a far rientrare nel percorso formativo anche i Master universitari di II livello e i corsi promossi dalle associazioni "non specialistiche".
Per i Presidenti AGI, Aldo Bottini; AIAF, Cinzia Calabrese; UNCAT, Antonio Damascelli e UCPI, Gian Domenico Caiazza, la pandemia "ha fatto emergere in modo ancor più evidente l'urgenza e l'importanza della specializzazione forense, di fronte alla sempre maggiore complessità e diversificazione delle discipline di settore e delle regole Processuali".
"Le nostre associazioni – proseguono - sono impegnate in queste settimane nella pubblicazione dei bandi di ammissione alle rispettive Scuole biennali di Alta formazione e qualificazione professionale, per il conseguimento del titolo di avvocato specialista. Le Scuole operano già in conformità ai criteri previsti dalla Legge professionale e dal Regolamento, e sono riconosciute dalle Convenzioni stipulate con il Consiglio nazionale forense, sia pure in attesa delle ‘Linee generali' che saranno definite dalla Commissione di prossima istituzione presso il Suo ministero". Del resto, continuano, "lo stesso schema da Lei proposto prevede il riconoscimento delle attestazioni rilasciate dalle Scuole nei cinque anni precedenti".
"Molte centinaia di avvocati – spiegano i presidenti delle Associazioni - hanno investito, anche economicamente, nella loro formazione specialistica, facendo affidamento sulla qualità delle Scuole e sul riconoscimento del loro operato". E solo la "piena operatività" del Regolamento per il titolo di avvocato specialista "consentirà sia di operare per il futuro sia di onorare gli impegni nei confronti di una intera generazione di avvocati specialisti".
Gli avvocati insistono poi sulla "inopportunità" di estendere il riconoscimento della specializzazione ai Master universitari di II livello e ai corsi organizzati dalle associazioni forensi rappresentative ma non specialistiche, come invece suggerito dal parere della Commissione Giustizia della Camera.