Studi Legali: Tarter Krinsky & Drogin Lancia. Una divisione dedicata al Diritto dell’arte e del patrimonio culturale
Lo studio newyorkese rafforza il proprio posizionamento internazionale con l’ingresso di Leila Amineddoleh e un focus sulle relazioni Italia–USA
Tarter Krinsky & Drogin, law firm americana con la più grande practice italiana negli USA, annuncia l’apertura di una nuova Art Law and Cultural Heritage Practice guidata dall’avvocato Leila Amineddoleh, figura di riferimento a livello internazionale nel campo del diritto dell’arte e della tutela del patrimonio culturale.
Per lo Studio si tratta di un’espansione coerente con la propria vocazione internazionale: la nuova practice difatti opererà in un mercato transnazionale, con particolare focus sull’asse Italia-USA, dove il dialogo tra tutela del patrimonio e mercato è particolarmente vivo. In un contesto geopolitico in cui arte, beni culturali e identità nazionale sono sempre più al centro di dinamiche economiche, legali e diplomatiche, Tarter Krinsky amplia così la propria offerta per assistere collezionisti, fondazioni, musei, case d’asta, artisti e governi in materia di provenienza, autenticità, esportazione, restituzione e protezione di opere e reperti.
“Con l’ingresso di una figura esperta come quella di Leila Amineddoleh, la nuova Art practice rafforza ulteriormente il nostro posizionamento internazionale” dichiara Giuliano Iannaccone, Fondatore e Co-Chair della Italy Practice di Tarter Krinsky & Drogin. “La prospettiva giuridica sul patrimonio culturale è oggi cruciale per aziende, istituzioni e governi: Leila porta con sé una combinazione unica di visione strategica, esperienza sul campo e autorevolezza riconosciuta a livello globale. Grazie al suo background, è perfettamente posizionata per fare da ponte tra la tradizione giuridica europea e la complessità normativa statunitense, offrendo consulenza strategica su casi ad alto impatto culturale e reputazionale”.
“La tutela dell’identità culturale non riguarda solo i beni artistici, ma si estende a prodotti, tecniche tradizionali, territori e saperi tramandati,” commenta Leila Amineddoleh. “In questo senso, il patrimonio culturale richiede oggi una protezione intellettuale giuridica, profonda e multidisciplinare, soprattutto nei mercati globali. Sono entusiasta di entrare a far parte del team di Tarter Krinsky, uno studio capace di coniugare sensibilità culturale e pragmatismo legale.”
L’Italia, con il suo straordinario patrimonio culturale e la sua esposizione internazionale, è tra i Paesi più coinvolti in controversie internazionali sulla restituzione di opere trafugate, la tutela di marchi storici, denominazioni geografiche e lotta contro l’imitazione del Made in Italy. Il lancio della nuova practice si inserisce in un progetto più ampio volto a rafforzare il presidio dello studio sulle relazioni Italia–USA, asse lungo il quale è già attivo con la propria Italy Practice.
Leila Amineddoleh è un avvocato statunitense tra le massime esperte internazionali in diritto dell’arte e del patrimonio culturale. Da quasi vent’anni rappresenta collezionisti privati, musei, fondazioni, governi stranieri, istituzioni culturali e aziende in contenziosi e operazioni complesse legate all’autenticità, alla restituzione e alla compravendita di opere d’arte e oggetti da collezione, per un valore complessivo di centinaia di milioni di dollari.
Ha rappresentato la Repubblica Italiana e il Ministero della Cultura italiano in cause storiche negli Stati Uniti, ottenendo la restituzione di reperti archeologici e opere trafugate. Ha collaborato anche con clienti americani noti al pubblico nella restituzione volontaria di beni all’Italia.
Fondatrice dello studio Amineddoleh & Associates LLC, è stata consulente per l’Antiquities Trafficking Unit dell’Ufficio del Procuratore Distrettuale di New York. Ha lavorato su casi internazionali di alto profilo, tra cui la restituzione di una testa di toro trafugata dalla Libia, un bassorilievo achemenide da Persepoli e un mosaico appartenuto all’imperatore Caligola.