Sussiste molestia se è compromessa la serenità e la libertà psichica del singolo
Si ravvisa il reato anche quando la condotta illecita sia diretta verso soggetti che siano legati alla vittima da un rapporto qualificato di vicinanza
Integra il delitto di molestia (che rientra nella più generale categoria di atti persecutori) la condotta di chi procura lesioni (non necessariamente fisiche ma anche psichiche) personali e volontarie a danno della persona offesa. Il reato di molestia - si legge nella sentenza della Cassazione (n. 22891/25) - concretizza un’indebita ingerenza nella sfera privata di una persona, generando verso quest’ultima, un clima intimidatorio e ostile, idoneo a comprometterne la serenità e la libertà psichica...