Penale

Tribunale di sorveglianza Roma, Coa: “La libertà può attendere”

Il Presidente Nesta scrive al Ministro Nordio: “Situazione drammatica, misure alternative ferme, detenuti languono in carcere per mancanza di personale”

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Gravissime carenze d’organico al Tribunale di Sorveglianza di Roma”. La denuncia arriva dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che fa proprio l’allarme lanciato dal Presidente dell’ufficio, la dottoressa Marina Finiti.

In pianta organica infatti mancano ben 22 unità amministrative sulle 77 previste. Scendendo nel dettaglio sono in servizio solo 2 cancellieri su 14 e 3 direttori amministrativi su 6.

Una situazione di criticità “insostenibile” che ha spinto il Presidente del COA Paolo Nesta a scrivere al Ministro Nordio per sollecitare interventi urgenti. “La situazione è drammatica - spiega Nesta - parliamo di un ufficio giudiziario deputato a vigilare su tutte quelle misure che incidono sulla libertà personale. E attraverso i colleghi, in particolare i Consiglieri Lepri e Comi, ci giungono molte segnalazioni di casi in cui detenuti che avrebbero diritto a fruire di misure alternative alla detenzione, languono in carcere per mancanza di personale che possa occuparsi della loro vicenda ”.

“Una condizione gravissima - conclude Nesta - specialmente in un contesto in cui spesso si lancia l’allarme sul sovraffollamento carcerario. Per questa ragione ho scritto al Ministro per chiedere unitamente alla Presidente Finiti di intraprendere tutte le azioni necessarie a porre termine a questa drammatica ingiustizia, intollerabile in uno Stato che pretende di definirsi di diritto ”.

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