Professione e Mercato

Un nuovo processo ad hoc per le controversie internazionali

La Camera degli Avvocati Internazionalisti ha colto l'occasione per presentarsi ufficialmente tenendo un convegno sulla proposta di costituire una Sezione Specializzata del Tribunale ordinario per le controversie internazionali, soprattutto di natura commerciale, stimolando così nuove riflessioni intorno a un dibattito ancora non molto diffuso nel nostro Paese

di Federica Sartori

Il 9 febbraio 2022 ha debuttato per la prima volta avanti un vasto pubblico la neoistituita Camera degli Avvocati Internazionalisti.

Un gruppo di lavoro, costituito in seno al Consiglio Direttivo e composto da alcune tra le più alte professionalità del panorama accademico e forense, sotto la guida del Prof. Fausto Pocar, ha tenuto un convegno molto interessante e stimolante al fine di promuovere, in linea con gli obiettivi statutari, l'istituzione di una Sezione Specializzata all'interno della giurisdizione ordinaria dedicata esclusivamente al contenzioso internazionale.

Tale proposta d'avanguardia si colloca in un quadro internazionalistico che sta già attrezzandosi in tal senso, sia all'interno sia all'esterno dell'Unione Europea, soprattutto a seguito della cd. Brexit che ha rappresentato un notevole acceleratore.

La ratio sottesa a tale proposta risponde a un duplice ordine di ragioni: da un lato offrire al mercato globale uno strumento giurisdizionale specializzato in materia di risoluzione delle controversie internazionali, dall'altro lato attrarre il contenzioso internazionale e gli investimenti esteri, con possibili risvolti anche di natura economica per il nostro Paese, sì da renderlo un concreto competitor rispetto agli altri Stati che hanno già provveduto alla costituzione di camere o sezioni specializzate (ad esempio Singapore, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Cina e, nel contesto europeo, Olanda, Francia e Germania).

Diverse sono le problematiche sollevate dagli illustri relatori del convegno, in particolare di natura processuale, organizzativa e, soprattutto, linguistica.

In relazione a quest'ultimo profilo è stato sottolineato come un processo interamente in lingua inglese, sul modello olandese, possa risultare maggiormente fruibile anche agli operatori esteri del mercato internazionale.

Per quanto concerne gli altri aspetti problematici, è stata prospettata l'applicabilità della normativa processuale civilistica interna, quale risulterà anche a seguito delle riforme in corso, e la possibilità dell'introduzione di regole processuali speciali per tali tipi di controversie, ovviamente entro i limiti delineati dalle norme processuali di natura imperativa previste nel nostro ordinamento.

È stato affrontato anche l'aspetto economico di tale nuovo processo ad hoc, suggerendo che i relativi costi di giustizia ben possono ritenersi coperti dal contributo unificato, secondo il sistema già in essere.

L'argomento è molto interessante e il dibattito che ne è scaturito assolutamente avvincente, tanto più se si pensa che si sta discutendo di una proposta ancora da perfezionare e dettagliare in tutti i suoi aspetti.

Certamente è possibile affermare che una Sezione Specializzata di Tribunale per le controversie internazionali, così come ideata dalla Camera degli Avvocati Internazionalisti, si porrebbe per il mercato e nel mercato, aprendo anche alle nostre piccole medie imprese uno scenario maggiormente favorevole nella disciplina contrattuale. Si pensi alla possibilità per queste ultime di adire il foro interno in caso di controversie transnazionali nei rapporti commerciali, attraverso una clausola di scelta del foro appositamente inserita nei relativi contratti, allorché, ad esempio non possano o non vogliano utilizzare lo strumento dell'arbitrato internazionale, che, pertanto, si porrebbe in un'ottica di complementarità con la giurisdizione ordinaria specializzata.

Proprio il particolare momento storico che stiamo vivendo, caratterizzato da grandi riforme strutturali nel nostro Paese, può costituire fertile humus alla realizzazione dell'innovativa proposta della Camera degli Avvocati Internazionalisti.

Una volta delineati i dettagli maggiormente tecnici, la realizzazione di un processo ad hoc per le controversie internazionali potrebbe portare, addirittura, alla creazione di un modello tutto italiano di giurisdizione specializzata, con notevoli effetti anche di natura economica e reputazionale in favore del nostro Paese.

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