Giustizia

Verbali d'udienza ancora cartacei

La Cassazione autorizza a partire dal 1° marzo 2023 il deposito cartaceo dei verbali d'udienza nell'attesa dell'adeguamento dei sistemi informatici a quanto previsto dal decreto PNRR-3

di Marina Crisafi

Il deposito telematico dei verbali d'udienza disposto dal decreto PNRR-3 può attendere. La Cassazione, nell'attesa del necessario adeguamento dei sistemi informatici, infatti, "prende tempo" e autorizza (con provvedimento 676 a firma del primo presidente) a partire dal 1° marzo 2023 il deposito cartaceo dei verbali.

Cosa prevede la norma
La norma di cui all'articolo 35, comma 3, del Dl n. 13/2023 (codiddetto decreto PNRR-3), pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 febbraio e in vigore dal giorno successivo, modificando l'articolo 196-quater, 2° comma, disp. att., c.p.c., prevede che il deposito dei verbali d'udienza abbia luogo con modalità telematiche.

Il provvedimento della Cassazione
Tuttavia, data l'"indisponibilità del sistema informatico non essendo state ancora sviluppate le relative funzionalità" allo stato, rileva il primo presidente della S.C., "non è possibile provvedere" a quanto previsto dalla nuova disposizione.
Per cui, applicando la previsione di cui all'articolo 196-quater, comma 4, disp. att., c.p.c., secondo il quale, quando i sistemi informatici del dominio giustizia non sono funzionanti e sussiste una situazione d'urgenza, spetta al capo dell'ufficio autorizzare il deposito con modalità non telematiche, il presidente della Corte autorizza "a decorrere dal 1° marzo 2023 il deposito cartaceo dei verbali d'udienza sino alla data di adeguamento del sistema informatico, di cui verrà data successiva comunicazione".

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©