Amministrativo

Via libera del Consiglio di Stato all'accesso di Iliad al procedimento privacy contro Tim

Secondo i magistrati amministrativi non si viola il diritto alla riservatezza della Tim in quanto non sono contenuti dati riservati

di Paola Rossi

Iliad ha diritto ad accedere agli atti del procedimento del Garante Privacy del 15 gennaio 2020 che accertava diverse violazioni da parte di Tim degli obblighi in materia di trattamento dei dati personali nello svolgimento delle attività di marketing, consistenti anche nell'effettuazione di chiamate promozionali a utenti di altri operatori concorrenti, tra cui la ricorrente Iliad, che non avevano prestato il necessario consenso, essendo iscritti nel Registro pubblico delle opposizioni o espresso volontà di non ricevere contatti promozionali. Lo stesso Garante aveva affermato che si trattasse di gravi violazioni realizzate con una politica in spregio delle regole e destinata a favorire "l'allarmante fenomeno delle chiamate promozionali indesiderate". Le condotte come dice il provvedimento del Garante sono state poste in essere nel periodo compreso tra luglio 2018 e febbraio 2019, quando cioè Iliad aveva fatto da poche settimane il suo ingresso sul mercato italiano della telefonia mobile, e hanno riguardato contatti commerciali per proporre offerte di telefonia fissa, ma anche mobile. Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 5824/2020 ha ora affermato il diritto di Iliad all'ostensione degli atti del procedimento sanzionatorio in materia di privacy escludendo che tale accesso violi il diritto alla riservatezza della Tim in quanto non sono contenuti dati riservati, come quelli relativi al segreto industriale. Il Garante ha ora un mese di tempo per provvedere in tal senso.

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