Civile

Via libera al “decreto flussi”: novità su click days, stagionali, controlli (sui cellulari) e datori

Il Consiglio dei ministri di oggi ha approvato un Dl contenente “Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”

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di Francesco Machina Grifeo

Via libera dal Consiglio dei ministri di oggi ad un decreto-legge in materia di immigrazione, cd “Decreto flussi”. L’approvazione era stata rinviata dal Cdm di giovedì scorso per problemi di coordinamento tra i diversi dicasteri. Il testo, infatti, è stato promosso dalla Presidenza del Consiglio e dai Ministeri degli Esteri, Interno, Giustizia, Agricoltura, Lavoro e Turismo. L’articolato contiene “Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”.

La filosofia dietro al provvedimento - ha spiegato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani - è quella di “aprire all’immigrazione regolare e avere grande rigore contro l’illegalità, contrastare quella illegale, anche chi usa la migrazione regolare per fare business”. Per quanto riguarda le competenze degli Esteri, Tajani ha indicato alcuni punti del decreto a partire dall’obbligo per gli stranieri di fornire impronte digitali per chi chiede un visto nazionale (oggi è previsto solo per i visti Schengen). C’è poi “l’eliminazione dell’obbligo per i consolati di dare preavviso formale del rigetto della domanda di visto”, ha proseguito Tajani, secondo cui “si elimina un aggravio burocratico per i consolati”. Terzo punto è l’obbligo di verifiche preventive al rilascio del nullaosta o se il nullaosta è già rilasciato prima del rilascio del visto per i cittadini di tre Paesi: Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka “dove le irregolarità sono state più pesanti. Questi Paesi non escono dal decreto flussi ma nell’immediato il rilascio dei visti di lavoro sarà sospeso per consentire verifiche effettive in Italia”. Per sopperire all’incremento della mole di lavoro, aumenterà il personale della Farnesina con 200 dipendenti di ruolo e 50 impiegati a contratto in più. “Aggiungo l’obbligo per gli aerei delle Ong di segnalare eventuali incidenti in mare alle autorità marittime italiane immediatamente e la possibilità di ispezionare i cellulari dei richiedenti asili ai fini di ricostruirne l’identità e nazionalità”, ha concluso Tajani.

Ad illustrare diffusamente il provvedimento in conferenza stampa è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano: “Vi è un intento di semplificare il più possibile, abbattere i tempi e dare regole certe, aggirabili con maggiore difficoltà. Questo si traduce nell’obbligo di precompilazione delle domande rispetto ai click days per ampliare i tempi dei controlli”.

Stretta su datori che non fanno contratto ai migranti. Con “l’interoperabilità dei sistemi”, ha spiegato Mantovano, si fa in modo che il contratto di soggiorno per il lavoratore straniero che arriva in Italia “venga sottoscritto per via telematica e questo permetterà di rispettare il termine di 8 giorni”. Per il datore di lavoro che dopo la domanda non firma il contratto è invece prevista “una sanzione con la preclusione per un triennio dal formulare nuove richieste”

“I click days - ha proseguito Mantovano - saranno più d’uno, per tipologie di lavoratori, e questo permetterà una gestione meno caotica, che incida con minore pressione sui sistemi informatici” che “saranno resi inter-operativi”.

Sulla questione della consegna dei telefonini che ha suscitato polemiche, Mantovano ha chiarito che la “visione del telefono cellulare ha un unico scopo: garantire l’identificazione del migrante o al minimo la provenienza geografica”. I dati cui si avrà accesso dunque sono “solo quelli finalizzati all’identificazione o alla conoscenza della provenienza, con divieto, contenuto nella nuova norma, di accesso alla corrispondenza e a qualsiasi altra forma di comunicazione”. È poi prevista la possibilità della “presenza all’operazione di un mediatore culturale”, sarà redatto “un verbale” e “questa ispezione deve essere autorizzata dall’autorità giudiziaria”, nella specie del giudice di pace, o con una convalida che deve intervenire entro 48 ore dopo l’accesso ai dati identificativi. In caso di non convalida o di convalida parziale i dati controllati sono inutilizzabili, non solo, ma il giudice ne dispone la cancellazione.

Novità anche per gli stagionali a cui si danni 60 giorni prima dell’espulsione. “Vi è la possibilità per il lavoratore stagionale – ha proseguito il Sottosegretario -, una volta che sia terminato il suo contratto, di non avere un provvedimento di espulsione, di allontanamento, ma di avere ’un tempo cuscinetto’ di 60 giorni senza la necessità di un nuovo permesso per trovare un altro lavoro. Collegato con questa opzione vi è la possibilità di convertire il contratto di lavoro stagionale in contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato senza incidere sulle quote”.

Mentre per quanto riguarda il centro per i migranti di Gjader in Albania “la consegna per il collaudo è prevista nei prossimi giorni: se non entro questa settimana certamente entro l’inizio della prossima”. “Ci saranno i tempi tecnici di 10-15 giorni per il collaudo e quindi dalla seconda metà del mese potrà iniziare a funzionare”.

Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato che sarà introdotto un “permesso soggiorno speciale per vittime caporalato” che denunciano gli sfruttatori. “Interveniamo su un reato – ha proseguito - che è contro la persona e cerchiamo di individuare anche un sistema di protezione aggiuntivo per chi denuncia casi di sfruttamento o nell’ambito di quelle che sono i reati penali”. Calderone ha spiegato poi che con il decreto legge flussi viene introdotto “uno speciale permesso di soggiorno per casi speciali della durata iniziale di sei mesi, rinnovabile per un ulteriore anno e fino a un’ultima volta. A copertura di tutte quelle che sono le esigenze di giustizia quindi prorogabile ulteriormente. Mettiamo in protezione le vittime da sfruttamento che collaborano con la giustizia e quindi denunciano rispetto all’ipotesi di punibilità del reato”.

In ambito turistico, la novità saranno i due click day organizzati per il 2025, per fronteggiare la carenza di lavoratori stagionali. Per la stagione estiva, il click day si terrà a febbraio, riguardando il 70% delle quote. La fase di precompilazione è prevista per novembre. Per la stagione invernale, invece, il click day si svolgerà a ottobre per la restante quota del 30%. In questo caso, la fase di precompilazione è programmata per luglio. “Le decisioni adottate mirano a tutelare sia le aziende che i lavoratori stranieri, contrastando le truffe e garantendo un’immigrazione legale e sicura – commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè –. Queste misure porteranno un beneficio al tessuto economico nazionale, compreso il settore turistico, che si basa in parte sulla manodopera straniera”.

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