Civile

Video di Grillo, Lega e FI chiedono le dimissioni del sottosegretario Macina

Depositata interrogazione al Ministro Cartabia dopo intervista al Corriere. L'Anm: stop a indebite pressioni mediatiche

di Francesco Machina Grifeo

Non si placano le polemiche dopo il video con cui, l'altro ieri, Beppe Grillo è intervenuto a difesa del figlio nella vicenda che lo vede coinvolto in una indagine per stupro, insieme ad altri tre amici, avvenuta ormai nell'estate di due anni fa nella casa di vacanza del leader M5S in Sardegna.

A stigmatizzare l'invasione di campo è intervenuta oggi l'Associazione nazionale magistrati. "È essenziale per la vita democratica del Paese – scrive la Giunta esecutiva centrale - che i processi, e quelli per violenza sessuale anzitutto, si svolgano al riparo da indebite pressioni mediatiche". "I magistrati di Tempio Pausania – prosegue l'Anm - sapranno accertare i fatti con serenità ed equilibrio, garantiti dalla propria professionalità, nel rispetto dei diritti di tutti, degli imputati, che devono essere assistiti dalla presunzione di innocenza, e della denunciante, la cui dignità va tutelata".

Nel corso della giornata, poi, è montata la polemica sulle dichiarazioni rese dalla Sottosegretaria alla Giustizia del Movimento 5S, Anna Macina, nel corso di una intervista al Corriere della Sera di oggi nelle quali ha adombrato la possibilità che l'avvocato difensore della ragazza, e senatrice della Lega, Giulia Bongiorno avesse fatto vedere il video citato nel j'accuse di Grillo, e che proverebbe l'innocenza del figlio, a Matteo Salvini, suo leader politico, a fine strumentali.

"Il sottosegretario Macina – ha commentato Bongiorno - si lancia in fantasiose, gravissime accuse a mio carico. Mossa dalla cultura del sospetto (verso i nemici) che caratterizza il Movimento 5 Stelle, lede gravemente la mia immagine di essere umano, prima ancora che di avvocato, nel provare a insinuare che io abbia reso noti a chicchessia atti del processo. Dovrà rispondere di queste affermazioni farneticanti in sede giudiziaria".

A stretto giro, arriva la solidarietà di diversi colleghi tra cui quella del deputato Pierantonio Zanettin che intervenendo in Aula dice: "Forza Italia non si sente rappresentata dal sottosegretario Macina e pertanto chiediamo l'intervento della ministra Cartabia".

La vicenda continua a infiammare gli scranni parlamentari fino alla richiesta di una interrogazione parlamentare da parte della Lega. "Abbiamo depositato un'interrogazione al Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, per chiedere se ritenga il Sottosegretario Anna Macina ancora compatibile con l'incarico ricoperto al Ministero e con il mantenimento delle deleghe assegnatele, alla luce delle gravi dichiarazioni rilasciate oggi". Così in una nota Roberto Turri, capogruppo della Lega in Commissione Giustizia alla Camera.

"Ciò che il Sottosegretario ha affermato – prosegue la nota -, attaccando l'avvocato difensore di una ragazza che denuncia uno stupro di gruppo, denota un uso politico della giustizia e della sua posizione istituzionale, compiendo una violazione del codice comportamentale che non può passare inosservata. Occorre che sia chiaro che chi rappresenta le istituzioni e vìola apertamente, come in questo caso, principi etici e giuridici di base, debba fare un passo indietro e dimettersi dal suo ruolo istituzionale".

In serata poi, a quanto fa sapere Via Arenula, si è svolto un incontro di chiarimento tra la Ministra e la Sottosegretaria nel corso del quale Cartabia avrebbe ricordato a Macina che "una posizione istituzionale richiede il massimo riserbo sulle vicende giudiziarie aperte".

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