Amministrativo

Voto per il Quirinale e Super Green Pass, niente sospensione dell'obbligo sui mezzi pubblici

Per i giudici della Corte costituzionale non c'è alcuna manifesta violazione delle prerogative costituzionali dei parlamentari

Voto per il Quirinale e Super Green Pass: la Corte costituzionale boccia la richiesta di un gruppo di parlamentari che chiedeva la sospensione dell'obbligo sui mezzi di trasporto. La Consulta ha esaminato oggi in camera di consiglio il ricorso per conflitto di attribuzioni tra poteri nei confronti del Governo, sollevato da cinque parlamentari residenti in Sardegna e in Sicilia, e riguardante l'articolo 1, secondo comma, del decreto legge n. 229 del 2021. La norma prevede che a partire dal 10 gennaio l'accesso ai mezzi di trasporto pubblico sia subordinato al possesso del Super Green Pass, e quindi alla condizione di aver completato il ciclo vaccinale o di essere guariti dal COVID-19 e secondo i ricorrenti, privi del certificato verde, questa previsione impedisce loro di partecipare ai lavori parlamentari e alla prossima elezione del Presidente della Repubblica, calendarizzata il 24 gennaio. I residenti nelle isole, infatti, non potrebbero raggiungere la sede del Parlamento con aerei o traghetti pubblici e pertanto avevano chiesto la sospensione cautelare della disposizione. In attesa della pronuncia che sarà depositata nei prossimi giorni l'ufficio stampa della Corte fa sapere che il conflitto è stato però dichiarato inammissibile. Per i giudici delle leggi non c'è alcuna manifesta violazione delle prerogative costituzionali dei parlamentari: la disposizione regola le condizioni di accesso al trasporto pubblico per l'intera collettività e non riguarda attribuzioni specifiche di deputati o senatori, che sono toccate in via fattuale e di riflesso, e il cui esercizio deve essere garantito dai competenti organi delle Camere, nel rispetto della legislazione vigente.

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