In sintesi, nei confronti dell'impiego di strumenti predittivi in ambito penale la sfida legale centrale è duplice: da un lato, assicurare che l'uso di sistemi algoritmici non svuoti i principi di presunzione di innocenza, uguaglianza e giusto processo; dall'altro, colmare i vuoti normativi che lasciano spazio a sorveglianza opaca, raccolta di dati sproporzionata e decisioni difficilmente contestabili
Nel diritto penale per analisi predittiva si intende l'applicazione di sistemi algoritmici, spesso basati su tecniche di apprendimento automatico, per stimare il rischio di commissione di reati futuri a partire dall’elaborazione di dati storici e comportamentali. In apparenza, tale uso dell'intelligenza artificiale si inserisce nel perimetro del cosiddetto “rischio consentito”, ovvero quella categoria tradizionalmente riferita ad attività socialmente utili ma intrinsecamente pericolose la cui accettazione...
Argomenti
I punti chiave
- Intelligenza artificiale e prevenzione del crimine:il concetto di analisi predittiva
- Le diverse tipologie di analisi predittiva in ambito penale
- La profilazione discriminatoria e le regolamentazioni esistenti in Europa e Italia
- Le indicazioni della dottrina sui rischi dell’applicazione dell’IA
- Le tensioni con il diritto alla privacy
- La regolazione giuridica dellacrime predictionnell’ordinamento europeo
- La questione degli obblighi di documentazione tecnica e registri pubblici per i sistemi ad alto rischio
- Alcune considerazioni conclusive
