La Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza depositata il 3 giugno 2025, nella causa C-460/23 (Kinsa), su richiesta del Tribunale di Bologna, ha stabilito che, in base al diritto dell'Unione, un cittadino extra Ue che entra con la figlia minorenne, in modo irregolare, sul territorio di uno Stato membro non può essere accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
La Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza depositata il 3 giugno 2025, nella causa C-460/23 (Kinsa), su richiesta del Tribunale di Bologna, ha stabilito che, in base al diritto dell'Unione, un cittadino extra Ue che entra con la figlia minorenne, in modo irregolare, sul territorio di uno Stato membro non può essere accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Inoltre, il giudice nazionale è tenuto a disapplicare il diritto interno, incluso l'articolo 12 del testo unico...