Rassegne di Giurisprudenza

Incompatibilità tra la qualità di amministratore unico e quella di lavoratore subordinato della medesima società

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Società di capitali - Amministratore unico - Qualifica di lavoratore subordinato - Esclusione
La qualità di lavoratore subordinato non è compatibile con quella di amministratore unico di società di capitali datrice di lavoro, non essendo configurabile il vincolo di subordinazione ove manchi la soggezione del prestatore ad un potere sovraordinato di controllo e disciplina, escluso dalla immedesimazione in unico soggetto della veste di esecutore della volontà sociale e di quella di unico organo competente ad esprimerla.
• Corte di cassazione, sezione tributaria, ordinanza 23 novembre 2021, n. 36362

Società di capitali - s.r.l. - Amministratore unico - Qualifica di lavoratore subordinato - Configurabilità - Esclusione - Fondamento.
La qualificazione di amministratore unico è incompatibile con la condizione di lavoratore subordinato alle dipendenze della società medesima, non potendo ricorrere in tal caso l'effettivo assoggettamento al potere direttivo, di controllo e disciplinare di altri, che si configura come requisito tipico della subordinazione.
• Corte di cassazione, sezione 1 civile, sentenza 3 aprile 2015, n. 6852

Società - Di persone fisiche - Società in accomandita semplice - Soci accomandatari - Amministrazione della società - In genere - Carica di amministratore unico e posizione di lavoratore subordinato della stessa società - Incompatibilità - Ragioni.
In materia di società a base personale (nella specie società in accomandita semplice), la carica di amministratore unico è incompatibile con la posizione di lavoratore subordinato della stessa, in quanto non possono in un unico soggetto riunirsi la qualità di esecutore subordinato della volontà sociale e quella di organo competente ad esprimere tale volontà.
• Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 marzo 2013, n. 7312

Società - Di capitali - Società per azioni - Organi sociali - Amministratori.
Sussiste assoluta incompatibilità tra la qualità di lavoratore dipendente di una società di capitali e la carica di amministratore unico della stessa atteso che il cumulo nella stessa persona dei poteri di rappresentanza dell'ente sociale, di direzione, di controllo e di disciplina rende impossibile quella diversificazione delle parti del rapporto di lavoro e delle relative distinte attribuzioni che è necessaria perché sia riscontrabile l'essenziale ed indefettibile elemento della subordinazione, a nulla rilevando che uno dei soci possieda l'assoluta maggioranza delle quote e possa esercitare un`influenza determinante nella gestione della società stessa.
• Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 aprile 1990, n. 2823