EditorialeGiustizia

Femminicidio, norma manifesto sull'intangibilità fisica e morale

di Alberto Cisterna, Magistrato presso la Corte di cassazione

N. 48

Guida al Diritto

Il delitto di femminicidio ha lo scopo di tutelare la vita della donna in sé. Come spiega molto bene Alberto Cisterna la nuova legge ha in filigrana l'esplicitazione tanto ambiziosa, quanto indifferibile di un complesso programma di riorientamento assiologico, quasi pedagogico della società: ha la valenza di un manifesto che vuole affermare in modo irrevocabile l'intangibilità fisica e morale della donna quale centro fondamentale della struttura sociale. Una norma che potrebbe tranquillamente rientrare nei programmi scolastici per la sua aperta vocazione didattica ed educativa.

Il delitto di femminicidio si staglia nel pantheon dei reati previsti dal Codice penale come uno dei più severamente sanzionati. Un delitto che ha lo scopo di tutelare la vita della donna in sé; quale soggetto esposto, con troppa e intollerabile frequenza, alla violenza degli uomini, alla loro incontrollabile ferocia, al loro esasperato accanimento. Certo quel “chiunque”, con cui la norma incriminatrice esordisce, include anche l'azione omicidiaria, anzi femminicidiaria, di una donna verso un’altra...